«Tariffe delle mense aumentate del 5% a Podenzano»
«In data 13 agosto 2019 con delibera n. 70 la Giunta di Podenzano del sindaco Alessandro Piva ha aumentato le tariffe della mensa per gli studenti con rientro pomeridiano obbligatorio del 5% e diminuito quelle per studenti senza rientro pomeridiano obbligatorio di oltre il 10%. Una scelta Incomprensibile se non , si presume, per attirare “clienti” viste le annose critiche rivolte al servizio negli anni precedenti.
In data 29 agosto 2019 i consiglieri di minoranza hanno presentato un’interrogazione alla quale il sindaco Piva ha risposto osannando la qualità del servizio , affermando che ad oggi non è pervenuto alcun reclamo e giustificando l’aumento con la presa in carico da parte di Elior Ristorazione S.p.A. del pagamento del software informatico per la gestione dei servizi scolastici (ristorazione, trasporto, pre-scuola e doposcuola). Non è quantificato quanto possa costare il suddetto software, ma queste motivazioni non sono indicate nel bando di gara n. 284 del 30 maggio 2019 e l’applicazione dell’incremento porta nelle casse di Elior Ristorazione S.p.A. circa 14mila all’anno per 10 anni.
Tale importo supera di gran lunga il costo dei lavori di ampliamento del locale mensa e alla fornitura di nuova attrezzatura che la ditta aggiudicatrice deve sostenere per 120mila euro come previsto dal bando di assegnazione del servizio. Possiamo concludere che l’ampliamento del locale mensa e la fornitura di nuova attrezzatura sono a totale carico delle famiglie con studenti con obbligo di rientro pomeridiano.
Sulla qualità del servizio si chiede all’Amministrazione, per trasparenza, di rendere pubblici i verbali della Commissione mensa sul gradimento previsti dal Regolamento in essere. Una scelta politica in contrasto con il programma presentato ai cittadini in campagna elettorale, con gli spot del “loro” governo che intende azzerare le tariffe degli asili, ma soprattutto una politica che disattende le esigenze primarie delle famiglie.
La discussione emersa in Consiglio Comunale e la posizione politica dei Consiglieri di minoranza, contrari sia all’aumento delle tariffe che al metodo di applicazione, non ha avuto alcuna considerazione e la giusta risonanza: ci si aspettava dall’Assessore alla scuola e alle politiche sociali una maggior sensibilità. Tale incremento oltre che un onere per il bilancio della famiglia è una consapevole scelta di quella politica di sinistra dell’onorevole Cirinnà volta a ostacolarne l’esistenza».
Ernestina Rigamondi, Fratelli d’Italia