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Taser alla polizia locale, ok dal Consiglio alla sperimentazione

Approvata dall’aula la richiesta di Zandonella (Lega). Il sindaco: «Lavoriamo al regolamento per il suo utilizzo». Nel centrosinistra si sfilano Ferri e De Poli (Pd) e Anelli (Pc Coraggiosa)

Tre taser verranno affidati alla Polizia Locale di Piacenza, per una sperimentazione. L’arma a impulsi elettrici a breve potrebbe essere utilizzata dagli agenti. Sul tema, nei mesi scorsi, aveva presentato una mozione Luca Zandonella (Lega), approvata dal Consiglio comunale (dopo un emendamento del Pd) nella seduta del 6 febbraio. La maggioranza ha dato l’ok al documento che chiedeva di far partire la sperimentazione. Fuori dall’aula al momento del voto Sergio Ferri e Costanza De Poli (Pd) e Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), mentre Stefano Cugini e Luigi Rabuffi (ApP) si sono astenuti.

«Lo strumento - ha spiegato Zandonella - ad impulsi elettrici è già stato molto utile a Piacenza, in diverse occasioni, per le forze dell’ordine. Migliora il lavoro degli operatori su strada in caso di bisogno».

«Abbiamo dato l’ok alla sperimentazione - ha preso la parola il sindaco Katia Tarasconi - a novembre in prefettura. Il 7 dicembre il Ministero dell’Interno ha però chiesto ai comuni una serie di cose: una sperimentazione di 6 mesi, un protocollo d’accordo con l’Ausl, un regolamento in Consiglio comunale (che stiamo predisponendo e che porteremo). Bisogna formare gli agenti, il taser va usato solo in certe parti del corpo, altrimenti causa arresti cardiaci. Non obbligheremo gli agenti ad usarlo, sarà su base volontaria. Molti infatti non lo vogliono». Il Comune di Piacenza ne avrà a disposizione tre.

«Bisogna domandarsi perché - la riflessione di Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) - pur con la dotazione di strumenti, molte persone, rispetto al passato, rispondano con violenza e maleducazione all’attività degli agenti». «Strumento dal forte potere dissuasivo - è l’intervento di Salvatore Scafuto (Pd) - da usare solo in certe situazioni, è un extrema ratio. Bisogna formare gli agenti sull’utilizzo, su base volontaria». «Non ho l’ansia securitaria», ha spiegato Sergio Ferri (Pd), uno dei tre consiglieri della maggioranza a essere rimasto fuori dall’aula al momento del voto «Non capisco la smania di dotare di strumenti nuovi gli operatori, per altro non semplici. Se qualcuno ci lascia le penne cosa si fa? Venga utilizzato solo in casi di eventi eccezionali». «Il problema principale della polizia locale – ha fatto notare Luigi Rabuffi (ApP) - è il numero di operatori in strada».

«Il taser – ha incalzato ancora Zandonella - è utile, nella maggior parte dei casi basta estrarlo. Su 28 occasioni in cui è stato usato a Piacenza, in 25 casi è bastato farlo vedere. Solo in tre casi è stato usato. Nessuna smania, è un concreto aiuto per uomini e donne in divisa». «Usciamo dalla semplificazione che il centrosinistra sia disinteressato a questi temi. Rende più sicuri anche gli stessi agenti», ha puntualizzato Andrea Fossati (capogruppo Pd), motivando il “semaforo verde” alla richiesta della Lega.

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