«Scartata una metropolitana leggera circolare, meglio completare la tangenziale»
L’assessore ai lavori pubblici Tassi parla di «costi troppo alti»: l'unica ipotesi in campo è quella di collegare solo università e nuovo ospedale. Dagnino (M5s) chiede il completamento della tangenziale a nord. Trespidi: «Non c’è spazio, più utile la Sordello-Cattagnina con casello a Rottofreno»
L’Amministrazione Barbieri ha scartato il progetto della metropolitana leggera. Almeno nella sua versione più completa. Al massimo si potrà realizzare un collegamento veloce solo con università e il futuro nuovo ospedale alla Farnesiana. Ne ha dato notizia l’assessore ai lavori pubblici Marco Tassi, rispondendo in Consiglio comunale ad un ordine del giorno di Sergio Dagnino, consigliere del Movimento 5 Stelle-ApP.
Il pentastellato aveva chiesto uno studio di fattibilità per verificare la possibilità di completare la tangenziale di Piacenza nell’area nord della città. È la richiesta di Sergio Dagnino, consigliere del Movimento 5 Stelle-ApP, presentata come ordine del giorno al bilancio previsionale, attualmente in discussione a Palazzo Mercanti. L’odg è stato approvato a larga maggioranza.
UNO STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA TANGENZIALE
Dagnino ha chiesto di «fare, una volta per tutte, la stima dei costi e valutare l’effettiva possibilità di realizzare un’opera della quale si parla da anni». «Guardando la cartina della nostra città - ha aggiunto - viene sempre in mente il tema del completamento della tangenziale. La zona Nord della città è sempre bloccata dal traffico in certi orari, diventa un imbuto, manca la parte conclusiva dell’anello lungo il fiume Po».
TASSI: «NO ALLA METROPOLITANA»
«Più di tanto l’opera non si potrebbe ampliare per la presenza del Po – è la risposta dell’assessore Tassi - ma da anni si parla della necessità di allungare la tangenziale. La proposta di una metropolitana leggera è stata scartata sia per i costi (70-100 milioni di euro), sia per la sua caratteristica di essere “ovale”: avremmo dovuto realizzare dei sottopassi in via IV Novembre. Insomma, l’opera è irrealizzabile. Potrà al massimo essere concretizzata con collegamenti verso l'università e il nuovo ospedale alla Farnesiana». La metropolitana leggera ipotizzata doveva essere una «semi-circolare che va dalla stazione ferroviaria all’attuale ospedale, con parcheggi scambiatori a disposizione». Era stato chiesto un finanziamento statale per redigere un progetto di fattibilità.
«È più fattibile realizzare una tangenziale a nord – ha aggiunto Tassi -, che abbiamo inserito nel Pums e approvato. Abbiamo vagliato tutte le possibilità sulla viabilità. La metropolitana leggera si potrebbe fare solo in direzione del nuovo ospedale alla Farnesiana».
TRESPIDI: «DOVE DIAVOLO LA FACCIAMO PASSARE LA TANGENZIALE?»
«La semi-tangenzialina ipotizzata quarant’anni fa – ha ricordato Christian Fiazza, capogruppo Pd - doveva passare a Borgotrebbia, tra via Trebbia e il Tigrai». «A Sant’Antonio ogni mattina c’è una coda di auto incredibile che porta smog», è la testimonianza di Luigi Rabuffi (Pc in Comune-ApP).
«Dove diavolo vogliamo far passare - ha tuonato Massimo Trespidi (Liberi) - questa strada? Lì abbiamo il Po, il Trebbia, la ferrovia, l’autostrada e le case. I primi due non possiamo cementarli, binari e autostrada non possiamo spostarli e le abitazioni non vogliamo abbatterle, perciò è evidente il motivo per cui dal 1980 non si è mai realizzata». «Sarebbe più strategico - è il consiglio di Trespidi - dare continuità al ponte Paladini costruendo la Sordello-Cattagnina. Spetterebbe alla Provincia realizzarla, facendo un casello a Rottofreno per immettersi in autostrada. Però ai tempi della mia presidenza in Provincia la stima fu di 40 milioni di euro per completare quei cinque chilometri». Mica bruscolini.