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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tempi di pagamento alla Sanità. Lusenti a Pollastri: “Ridotti a 90 giorni dal ricevimento della fattura”

"Fare ogni sforzo possibile per ridurre i tempi di pagamento ai fornitori del Sistema Sanitario Regionale e per compensare i servizi offerti dalle strutture private", è l'invito che Andrea Pollastri (FI-PdL) fa a commento della risposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti ad una sua interrogazione

“Fare ogni sforzo possibile per ridurre i tempi di pagamento ai fornitori del Sistema Sanitario Regionale e per compensare i servizi offerti dalle strutture private”, è l’invito che Andrea Pollastri (FI-PdL) fa a commento della risposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti ad una sua interrogazione.

L’azzurro aveva preso spunto dalle dichiarazioni del Presidente dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari (ARIS), che raccoglie numerosi centri associati in tutta Italia, di cui cinque in Emilia-Romagna, il quale lamentava gli eccessivi costi per mantenere gli standard imposti dalla legge per l’accreditamento, ma anche i grandi ritardi con cui vengono rimborsati dalle Regioni per i servizi prestati.

Ricordando che questi istituti, come altri privati, “Offrono un servizio puntuale e di qualità e si trovano anche a dover fare da cassa al sistema pubblico di cui sopperiscono le carenze”, Pollastri aveva chiesto alla Giunta di sapere a quanto ammontassero i crediti nei confronti delle strutture private convenzionate in Emilia-Romagna e quali fossero i tempi previsti per la loro liquidazione.

Rispondendo Lusenti ha tracciato un quadro generale sulla complessiva situazione dei tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi della Sanità emiliano-romagnola.

“L'utilizzo dell'anticipazione di liquidità, unitamente al coordinamento regionale ed al costante impegno delle Aziende sanitarie, - ha scritto - ha consentito di migliorare l'uniformità dei tempi e di ridurre drasticamente sia l'esposizione debitoria che i giorni di ritardato pagamento: a fine 2013 i tempi medi di pagamento regionali sono stati ridotti a circa 90 giorni, grazie al pagamento di oltre 806 milioni di debiti scaduti disposto nella seconda metà del 2013.

Nel mese di luglio 2013 la Giunta Regionale ha disposto inoltre una erogazione di cassa straordinaria alle Aziende sanitarie per oltre 244 milioni per la disponibilità sia di risorse regionali che di risorse trasferite dallo Stato e nel mese di dicembre 2013 è stata disposta dalla Regione una ulteriore erogazione di cassa di 100 milioni a seguito del trasferimento dallo Stato della quota premiale (75 milioni circa) conseguente alla valutazione positiva degli adempimenti relativa al 2011.

Il 28 febbraio 2014 la Regione ha presentato al Ministero dell'Economia e delle Finanze una istanza di accesso, pari a 150 milioni, all'anticipazione di liquidità al fine di accelerare ulteriormente i tempi medi di pagamento dei fornitori di beni e servizi e avvicinarsi sempre di più all'Europa.”

“L'impegno della Regione e delle Aziende Sanitarie  prosegue anche nella ricerca di soluzioni operative innovative – ha scritto ancora - tra cui l’istituzione di una Tesoreria Unica per tutta l’Emilia Romagna, la centralizzazione dei pagamenti e la creazione di una rete di sostegno con l'attuazione di forme di pro-soluto con il sistema bancario.”

Rispetto, invece, ai crediti delle strutture associate ARIS l’Assessore ha chiarito: “Al 31 dicembre 2013 risultano non pagati 12.008.372,60 euro. Tali debiti sono prevalentemente a carico dell'Azienda USL di Parma (10.171.449,44 euro), di Piacenza (830.361,43 euro) e di Reggio Emilia (262.601,43 euro), le quali assicurano il pagamento entro 90 -120 giorni dal ricevimento della fattura, comunque a fine aprile rimarranno da pagare ancora 1.987.318,65 euro.” 

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