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Terremoto in Emilia Romagna, Murelli e Piastra (Lega): «Soluzione per il contratto di 135 ingegneri»

Il ministero del Lavoro risponde all'Interrogazione dei deputati Lega sui professionisti il cui contratto era in scadenza e di cui si era dimenticata la Regione. Un ordine del giorno della Lega aveva proposto una deroga: «Ci auguriamo ora che Bonaccini riesca a collocarli definitivamente»

Sono 135 i professionisti, ingegneri e architetti, che potranno continuare a lavorare nella fase della ricostruzione post terremoto in Emilia Romagna. Lo ha fatto sapere il Governo, il 27 giugno, rispondendo a una interrogazione, in Commissione lavoro, della deputata della Lega, Elena Murelli del collega Carlo Piastra, come primi firmatari, e di altri 7 parlamentari. «Abbiamo evitato che si disperdessero esperienza e professionalità - hanno affermato Murelli e Piastra - perché la Regione Emilia Romagna sI era dimenticata di queste posizioni. Ora, ci auguriamo che il presidente Bonaccini possa assumere queste importantissime figure all’interno dei 1300 posti appena promessi. Apprezziamo le dichiarazioni del Governo su Invitalia, ma continueremo a vigilare sulla ricostruzione».

Il team di specialisti era stato assunto da Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). Il contratto, però, sarebbe scaduto il 30 giugno. Il deputato del Carroccio, Guglielmo Golinelli aveva, in precedenza, presentato un ordine del giorno al ministero del Lavoro chiedendo una specifica deroga al Decreto dignità, che avrebbe permesso la continuazione del contratto. Il Governo si era detto disposto a valutare la deroga.

Nella risposta, il ministero del Lavoro scrive che «allo stato attuale, è in corso di perfezionamento una nuova convenzione, per la durata di 18 mesi, a partire dal 1° luglio, con volumi di attività che saranno in grado di giustificare l’utilizzo di personale in quantità analoga a quello finora utilizzato». Per il Governo, l’aspetto più importante è «la ripresa del territorio, anche e soprattutto a livello amministrativo» giudicando positivo il piano di assunzioni di 1300 persone da parte della Regione. Nella sua autonomia, la Regione, conclude il ministero, potrà «valorizzare l’esperienza acquisita da questi professionisti che già hanno messo al servizio dell’Ente le loro competenze»

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