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Il coordinamento

Ecco il “Terzo Polo Piacenza”, «costola del centrosinistra e del centrodestra»

Azione, Italia Viva, Buona Destra, +Europa e Alde uniscono le forze in un unico coordinamento. Pagani: «Negli altri territori si litiga, qua ci crediamo sul serio»

Nasce ufficialmente il “Terzo Polo Piacenza”. La nostra città è Primogenita anche in questo, perché la fusione tra Italia Viva e Azione - tanto annunciata a livello nazionale ma ancora poco concreta - a livello locale ha trovato lungo il cammino anche l’abbraccio di altre tre forze: +Europa, Buona Destra e i Liberali Democratici Europei.

I referenti locali delle cinque forze hanno voluto suggellare questo momento, «sperando di essere d’impulso anche per un seguito nazionale». Un modo per unire le formazioni politiche d’ispirazione liberale, repubblicana, popolare, europeista. Ne sono fermamente convinti Filippo Ceruti (Azione), Emilio Pagani (Italia Viva), Michele Giardino (Buona Destra, nel precedente mandato già consigliere comunale), Dino Rinoldi (+Europa) e i LibDem Europei (Mario Minoja). In attesa che si compia lo stesso percorso anche a livello centrale (con la definizione di un nuovo "nome" al partito), i cinque soggetti piacentini hanno optato per costituire un "coordinamento" che si chiamerà "Terzo Polo".

«Vogliamo essere una forza di equilibrio - spiega Giardino - che non dica “sì” o “no” ideologici. Il tempo sta dando ragione a questa idea. Il Terzo Polo a Piacenza è una costola del centrodestra e del centrosinistra. Piacenza fa la sua parte per prima». «Cerchiamo di ispiriamo da qui i riferimenti nazionali dei nostri partiti. Siamo noi a spingere», aggiunge anche Rinoldi. Concorde anche Pagani: «L'auspicio è che ogni territorio anticipi l’amalgama che si sta formando a livello centrale. Però negli altri territori dell’Emilia-Romagna si sta litigando. A Piacenza invece siamo già arrivati al punto di formare il Terzo Polo perché ci crediamo. C’è gioco di squadra per rappresentare l'interesse generale del territorio, senza la politica dei “capi-bastone”».

Cinque forze nel Terzo Polo: solo otto mesi fa quattro di queste presero posizioni diverse alle elezioni Amministrative, appoggiando tre candidati sindaci diversi. Italia Viva e Azione per Katia Tarasconi, +Europa per Stefano Cugini, Buona Destra per Corrado Sforza Fogliani. «Vero, appoggiammo tre candidati diversi - risponde Giardino - ma nessuno di noi oggi ha suoi rappresentanti in Consiglio comunale. Quindi possiamo avere un atteggiamento più laico nel giudicare, volta per volta, l’operato della Giunta Tarasconi. Senza pensare a chi l’ha sostenuta e a chi l’ha avversata in campagna elettorale».

Rimane il tema del coordinatore. Le cinque forze chi scelgono? «Troveremo un portavoce a breve - precisa sempre Giardino - ma non un coordinatore. Sarà una figura utile per portare la nostra voce, fare sintesi».

Azione e Italia Viva, come già ricordato, alle ultime elezioni hanno sostenuto il sindaco Katia Tarasconi. Azione presentò una sua lista, che ottenne 574 voti, l’1,6%, che non portò all’elezione di alcun consigliere. «Se si vanno a vedere i nostri voti – spiega Filippo Ceruti di Azione -, sono tutte preferenze personali ai 23 candidati di quella lista. Se li avessimo convogliato verso un paio di nostri rappresentanti in altre liste, questi sarebbero stati eletti consiglieri comunali. Ma siamo stati generosi nei confronti della coalizione».

Con l’Amministrazione, la maggioranza o i partiti e le forze politiche che ne fanno parte, ci sono stati rapporti e confronti in questi primi mesi? «Qualche momento di incontro con il sindaco Tarasconi - è sempre Ceruti a parlare - c’è stato. Non abbiamo più sentito segretari o referenti delle altre forze politiche del centrosinistra. Non partecipiamo attualmente ad alcun lavoro o confronto perché non veniamo invitati dalla maggioranza». All’incontro di presentazione del Terzo Polo erano presenti, come uditori, anche due consiglieri comunali: Filiberto Putzu (Liberali Piacentini) e Caterina Pagani (Piacenza Oltre).

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