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Martedì, 16 Aprile 2024
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Timpano: «“Piacenza Expo” chiuderà il bilancio in utile, dopo un 2013 orribile»

In commissione il vicesindaco Timpano ha illustrato il piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Piacenza. Tre ipotesi sul tavolo dell’Amministrazione per il futuro di “Piacenza Infrastrutture”

Il futuro delle partecipate che coinvolgono il Comune di Piacenza presenta importanti novità, legate un obbligo di razionalizzare i costi entro tempi brevi. In commissione il vicesindaco Francesco Timpano – con delega alle partecipate – ha illustrato il piano di razionalizzazione delle società, che andrà licenziato entro il 31 marzo 2015. «Stiamo costruendo il piano – ha detto il Timpano - la relazione è quasi completata. Abbiamo diverse partecipate con altri enti locali che vanno concordate insieme. Vanno eliminate le società non indispensabili per le finalità istituzionali – ci indica la Legge di Stabilità – e fondere con altre quelle con un amministratore unico senza dipendenti. La legge ci impone inoltre il mantenimento del personale rapportato alle erogazioni di servizi. Chiediamo a tutte le società un regolamento per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato. Tutti devono impegnarsi nel ridurre le spese di consulenza e a trasmettere tutti gli atti al Comune di Piacenza. Chiediamo riduzioni dei compensi degli amministratori (ma abbiamo già ridotto molto in questi anni), e tagliare le spese di utenza facendo convenzioni».

Non sono poche le società che hanno visto o vedranno calare una scure sulle risorse a disposizione. Timpano ha definito l’assetto futuro di ogni società che vede il Comune protagonista.

Farmacie Comunali Piacenza: «La società – ha dichiarato in commissione - ha un assetto particolare, opera in un contesto di mercato concorrenziale. Il presidente è già passato da 13mila a 8mila euro di compenso, così pure amministratore delegato e revisore unico. Questa società sta vivendo un piano di sviluppo importante, la farmacia aperta 24ore è un aspetto di questo piano».

Piacenza Expo: «Chiuderà in utile il bilancio del 2014, dopo il 2013, anno orribile. Potenzieremo gli enti fieristici, il Comune vuole mettere in campo una strategia ampia. Abbiamo già risparmiato sulla figura del direttore (rimpiazzato con il personale interno), e risparmiato del 15% i costi degli allestimenti, tolto risorse grazie a nuovi contratti di energia elettrica e a spese affrontare grazie al Mercato Elettronico. La prossima settimana ai soci verrà chiesto di aumentare il capitale della società per un piano industriale».

Piacenza Infrastrutture: «Detiene le reti idriche, per il 40% è però in mano a una serie di comuni della provincia di Reggio Emilia. È una società molto leggera, non ha dipendenti, un solo amministratore unico a cui ridurremo lo stipendio. La società paga un mutuo su alcuni investimenti del passato sul settore idrico. Deve essere razionalizzata perché non ha dipendenti: le ipotesi sono tre. O la elimineremo attribuendo al Comune i suoi compiti (ma è difficile perché ci sono di mezzo i comuni reggiani), o creeremo una sinergia con la società di rete idrica di Reggio Emilia, oppure faremo nascere un’aggregazione più ampia con i comuni piacentini (18 comuni), Consorzio Valnure e Consorzio Valdarda. Le tre alternative da valutare sono queste».

Tempi Agenzia: «Sono già stati razionalizzati i costi di governance, ridotto il personale del 62% e le consulenze del 31%. Ha un personale molto specializzato, ci stiamo affidando a loro. Potremmo razionalizzare i costi di gestione e valutare la riforma dei servizi dentro l’Area Vasta, tenendo conto delle nuove Province. Faremo una verifica nei prossimi mesi. Ci siamo detti contrari all’accorpamento tra le agenzie di mobilità di Parma e Piacenza: potremmo farlo, mantenendo però i bandi di gara diversi sui rispettivi territori».

Tutor (con il Comune di Fiorenzuola): «Ha costi di governance bassi, abbiamo già introdotto il revisore unico al posto del collegio sindacale. È una società totalmente in utile. Una società di Parma utilizzerà il nostro direttore: così risparmieremo sul suo compenso».

Seta: «Verrà valutata in separata sede, anche se la razionalizzazione è già stata realizzata. Chiediamo alla società di mantenere ancora di più i costi compatibilmente con i servizi. Sono stati fatti molti investimenti negli ultimi tempi: so che ci sono critiche al riguardo, ma rispetto a Reggio Emilia le risorse stanziate sono state maggiori».

Iren: «Agisce in un’ottica di mercato, anche qua chiederemo di ridurre i costi, ma molto è già stato fatto.  Il rapporto tra lo stipendio del massimo dirigente di governance di Iren e il dipendente con lo stipendio più basso, è migliore rispetto a tutte le altre società partecipate e alle “colleghe” di altre realtà provinciali».

Lepida: «E’ in utile (è una società che si occupa di fibre ottiche) ci permette di godere di servizi a buon mercato».

Imebep: «Per 4 volte la gara di vendita della società è andata deserta. La liquidazione della società avverrà allora entro il 31 dicembre 2015. Siamo riusciti a ottenere dei risultati importanti – che formalizzeremo a breve – nella cessione e nell’affitto di alcune aree». In liquidazione, oltre a Imebep, c’è anche “Piacenza Turismi”.

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