Tornano in consiglio le merende “tagliate”, Piroli: «Spreco non più accettabile»

Torna in consiglio comunale il taglio dello “spuntino” pomeridiano nelle scuole materne di Piacenza. Polledri e Foti, in una mozione, hanno chiesto il ripristino della merendina delle ore 16 negli asili cittadini. «La situazione è stata comica – spiega Massimo Polledri (Lega Nord) -, non abbiamo capito la motivazione del provvedimento preso dall’assessore Piroli, se l’ha fatto per i soldi o per il bene dei nostri bambini». L’ex onorevole ha snocciolato in aula una serie di programmi alimentari negli asili di diversi comuni italiani, per fare un confronto con la realtà piacentina. «Diciamo che l’abbiamo fatto per risparmiare. La cosa non è stata gradevole, l’opinione piacentina non l’accetta».

«La comunicazione non è stata diffusa bene alla stampa – risponde l’assessore alla scuola Giulia Piroli - ma la decisione era già stata presa il 28 maggio scorso con i dirigenti scolastici in una riunione delle commissioni mensa. La merenda tagliata è stata sostituita dalla frutta, che ogni bambino può prendere per l’uscita. La frutta è biologica, ad eccezione delle banane provenienti dal commercio equo solidale. Abbiamo seguito le indicazioni delle linee guida sulla ristorazione scolastica, seguite dalla nostra Ausl. La stessa Ausl ci segnalava che i bambini mangiano poca frutta e vi erano frequenti casi di obesità. Il sonnellino pomeridiano provocava cibi avanzati per il 50%, spreco non più accettabile in questo momento di crisi diffusa. Lo spuntino è garantito solo alla Dante, unica scuola materna che continua l’orario di servizio fino alle ore 18, invece che alle ore 16 come gli altri istituti. C’è stato un deficit di comunicazione: siamo stati accusati perfino di essere “affamatori di bambini”. Abbiamo sostituito pane e olio con la frutta e siamo finiti sulla stampa nazionale. Ma a distanza di tempo vedo che la gente ha capito questo provvedimento. Intanto riusciamo a garantire il servizio in tutte le mense del territorio, anche nelle frazioni più piccole del Comune».

«Ma di cosa stiamo parlando? – ha tuonato Guglielmo Zucconi nei confronti di Polledri -. Mancano 7 milioni al bilancio e stiamo discutendo della merendina nella scuola». «È vero, c’è stato un gap comunicativo – ammette Christian Fiazza (Pd) - ma il contenuto del provvedimento è assolutamente sostenibile.  I 40mila euro erano veramente uno spreco». Ha ritenuto positivo il provvedimento anche Maria Lucia Girometta di Forza Italia.

«È stato un grosso pasticcio – ha proseguito Polledri - di un assessore appena arrivato, il taglio è stato fatto male: i 40mila euro potevano essere andati a prendere da altre parti. Non potete raccontare balle: non è vero che l’avete fatto perché l’Ausl vi ha detto che c’erano troppi bambini grassi». I consiglieri hanno bocciato la mozione di Polledri e Foti.

Maria Lucia Girometta in un’interrogazione ha voluto porre l’accento sui venditori abusivi e i parcheggiatori di piazza Casali. «E’ passato del tempo e non si è intervenuti – ha detto il consigliere di Forza Italia -, alcuni hanno bruciato una macchina, me l’hanno riferito i commercianti.  Perché non vediamo tutte le mattine dei vigili in quella zona?». «La municipale ci dice – ha risposto Bisotti – sono previste due volte a settimana i controlli in alcune zone precise della città sul tema. Dall’inizio del 2014 ad agosto si sono registrati 15 violazioni sui parcheggiatori abusivi, 12 sequestri di merce. L’ultimo intervento in piazza Casali è stato fatto l’11 dicembre. L’attività della polizia municipale c’è: l’impegno è quello di proseguire e intensificare il controllo».