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Trespidi: «Contesto la Giunta sui contenuti, i piacentini non sono contenti di questo anno e mezzo»

Il capogruppo di Liberi: «Una passeggiata con Matteo Salvini può far vincere le Elezioni, ma amministrare è un’altra cosa. Al centrodestra dico: non sto zitto perché ho perso le Elezioni»

«Se un sindaco e una maggioranza si nascondono dietro un dito e non vogliono ammettere che si debbano dare una mossa, facciano pure. Se il menù che hanno offerto in questo anno e mezzo sarà quello di tutto il mandato, ci sembra che questo non soddisfi i piacentini, compresi tanti che li hanno votati. Lo spessore delle persone si vede sui temi e contenuti, non sul piano personale. Noi continueremo a sollecitarli sui contenuti, anche se abbiamo perso le Elezioni». Massimo Trespidi, capogruppo di “Liberi” in Consiglio comunale, manda un messaggio alla maggioranza di centrodestra che gli ha risposto nelle scorse ore. «Lamentarsi in questo modo – spiega Trespidi - è un segno di debolezza politica e amministrativa: per vincere le Elezioni può bastare qualche passeggiata con qualche leader nazionale in un momento di grande consenso popolare (si riferisce alle visite di Matteo Salvini in campagna elettorale, nda), poi per governare ci vuole altro. L’opposizione, perciò, continuerà a incalzare sui contenuti la Giunta». Trespidi replica così ai capogruppo del centrodestra Gian Carlo Migli (Fratelli d’Italia), Sergio Pecorara (Forza Italia), Antonio Levoni (Liberi) e Carlo Segalini (Lega). «Quattro leader del centrodestra – osserva - che scrivono sotto dettatura, si sono scomodati per rispondermi. Non credevo di meritare così tanta attenzione e considerazione. Una delle regole fondamentali della psicologia della comunicazione suggerisce di non citare mai l’avversario, perché si corre il rischio di renderlo ancora più visibile e quindi di incrementarne la notorietà. Bisogna proprio insegnargli tante cose a questo centrodestra. Un altro importante accorgimento è non attaccare sul piano personale l’avversario. Si rischia di ottenere l’effetto contrario: l’opinione pubblica non gradisce e considera ciò come una carenza di argomenti e di contenuti, livello su cui le persone di spessore sanno mantenere il confronto e la dialettica politica. Speriamo che il nuovo addetto alle “relazioni interne ed esterne” voluto così tanto convintamente dal sindaco Barbieri, insegni a loro qualcosa in tal senso, visto il ruolo che dovrebbe avere. Aspettiamo di vedere chi sarà».

Trespidi continuerà a stimolare dalla minoranza il dibattito. «Noi di Liberi esercitiamo il nostro ruolo di opposizione e di controllo dell’attività amministrativa di questa Giunta e continueremo a farlo con l’entusiasmo e la passione che ci caratterizzano, preoccupandoci di fornire le risposte e le soluzioni che ci sembreranno più adeguate a superare i problemi della nostra città, come abbiamo fatto in questi primi 18 mesi. Non credo che la gente apprezzi il ragionamento che il centrodestra fa che “siccome abbiamo perso le Elezioni, non abbiamo più il diritto di parlare”...». L’associazione civica da lui presieduta va avanti. «Abbiamo fatto la cena di Natale dell’associazione “Liberi”, c’erano 70 persone e un grande entusiasmo e gente nuova, oltre a qualche volto noto della politica locale. Ci interessa parlare con tutti coloro che desiderano che la politica riparta dalle persone e dal basso. Stiamo perciò preparando la seconda iniziativa pubblica aperta alla città, dopo il bellissimo convegno in Sant’Ilario sulla biodiversità del verde». Entusiasmo che Trespidi non ravvisa nell’attività della Giunta. «Ho notato che nella delibera sugli eventi di Natale, al centro di tante polemiche, al momento dell’approvazione, nella seduta di Giunta – stando agli atti – non erano presenti né il sindaco Patrizia Barbieri, né la vice Elena Baio, né l’assessore al commercio e agli eventi Stefano Cavalli, né quello alla cultura Jonathan Papamarenghi. Se vogliono continuare ad amministrare così…».

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