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Trespidi: «Non avrò incarichi in Giunta». E rilancia la sua associazione civica “Liberi”

Massimo Trespidi commenta la presa di posizione dei quattro candidati che hanno deciso di appoggiare Patrizia Barbieri. «Gli eletti della mia lista faranno opposizione». In cantiere una nuova avventura civica

«Non intendo sottoscrivere accordi, non sarò in Giunta né alla presidenza del Consiglio comunale né io né Gloria Zanardi». Così Massimo Trespidi commenta alcune indiscrezioni giornalistiche e rompe il silenzio di questi ultimi giorni, a ridosso del ballottaggio del 25 giugno tra centrosinistra e centrodestra. Trespidi interviene, anche alla luce di una presa di posizione di quattro suoi (ex) candidati consiglieri. «Coloro che sono stati eletti in Consiglio comunale – spiega, riferendosi a se stesso, a Gloria Zanardi e a Mauro Monti (nel caso vincesse Barbieri entrerebbe anche Monti a Palazzo Mercanti) – faranno solamente i consiglieri dell’opposizione. Faranno opposizione a qualsiasi delle due possibili Amministrazioni, non accetteremo incarichi di alcun tipo come ha scritto qualcuno». Trespidi, che ha ottenuto oltre il 13%, rilancia il suo impegno politico in una nuova fase. «Il 29 giugno darà vita ufficialmente all’associazione civica “Liberi”, che darà un contributo di sviluppo e programmazione alla città di Piacenza. L’assemblea dei candidati delle due liste che mi hanno sostenuto hanno deciso così. Possiamo contare già sull’appoggio di una cinquantina di persone». Tra Rizzi e Barbieri, non ci sono preferenze. «Confermo la nostra linea al ballottaggio: lasciamo liberi di decidere chi scegliere. Esprimo il mio plauso a tutti quelli che sono rimasti coerenti e leali verso le decisioni dell’assemblea di “Liberi”». Trespidi ci tiene anche a fare un’altra precisazione, dopo la mini-diaspora delle ultime ore. «Devo dire che la presa di posizione di questi quattro candidati ha già avuto un primo effetto benefico. Tre persone che erano incerte e avevano deciso di interrompere l’esperienza di “Liberi”, mi hanno subito richiamato dando il loro assenso alla loro partecipazione alla nuova esperienza dell’associazione». 

L'intervento di Vincenzo Zanelletti (Massimo Trespidi sindaco)

"Prima di tutto non sono avversari da battere infatti coloro che prendono i voti sono l'espressione della gente a cui vogliamo bene indistintamente, secondariamente chi ha fatto parte del movimento "Liberi" di Massimo Trespidi doveva sentire il distacco dai partiti tale e quale agli elettori che hanno creduto nel movimento, terzo: coloro che invece oggi ritornano a credere nei partiti dovrebbero prendere una decisione su che cosa fare da grandi e non buttarsi a destro a manca pretendendo di essere credibili. Le liste civiche si fanno prima di tutto per cercare di portare valori diversi dal solito tran-tran per poi scegliere il meno peggio fra gli schieramenti, ma non e' il caso di Massimo Trespidi che se avesse accettato di far parte di uno dei due schieramenti avrebbe avuto in consiglio 6 o 7 consiglieri con la forza di essere l'ago della bilancia, quindi "padrone" della citta'. Purtroppo Trespidi e' uomo di parola ed onora la scritta "Liberi" un progetto che non si ferma con questa tornata, comunque si pensi di grandissimo successo, ma prosegue anche senza quattro o cinque elementi che, vista la loro precaria stabilita' decisionale, forse e' meglio tornino alla casa madre lasciando liberi chi in un futuro diverso ci crede".
 

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