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Trespidi: «Si scrive Rizzi, si legge Dosi»

Il candidato Massimo Trespidi: «Di Paolo Rizzi non condivido quella discontinuità che palesa ma che fatica tremendamente a dimostrare dal momento che in lista con lui ci sono sette degli otto assessori uscenti»

“Cosa invidio e cosa non mi piace del programma di uno degli altri candidati? Di Paolo Rizzi apprezzo l'idea di proseguire l'assegnazione di una quota maggiore nelle gare ai soggetti disabili, non condivido invece quella discontinuità che palesa ma che fatica tremendamente a dimostrare dal momento che in lista con lui ci sono sette degli otto assessori uscenti. Insomma si scrive Rizzi ma si legge Dosi”.

Non si è risparmiato Massimo Trespidi nel confronto organizzato dalla Cisl sul Pubblico Passeggio. “Con noi sarà garantito un percorso sicuro, con esperienza, un cambiamento completo nel metodo di lavoro. Intorno a me ci saranno persone con cui fare squadra. Il metodo è semplice: ascoltare, progettare e decidere insieme la nuova strada da percorrere”. Sul tema del nuovo ospedale Trespidi ha chiarito “per la prima volta si è impostato un ragionamento sul nuovo ospedale partendo dalla domanda perché farlo e non dove farlo. Così il discorso si può impostare. Qualcuno, che ha responsabilità romane, voleva far cadere la scelta su un'area demaniale dismessa, l'ex caserma Artale. Il nuovo ospedale, che sarà pronto tra dieci anni, ha costi oggi che non saranno più sostenibili domani. Occorre da oggi un vincolo per la restrizione dei costi. Attorno all'ospedale di via Taverna si è creato un indotto commerciale che giustamente preoccupata gli esercenti della zona; occorre dare a loro e a tutta la città rassicurazioni sull'utilizzo di quello che sarà la vecchia struttura per non aver l'ennesima area dismessa del cento. L'esempio dell'ex clinica Belvedere dovrebbe insegnarcelo. L'area deve essere fuori dalla cintura del centro storico, possibilmente in periferia. Il problema del nuovo sindaco sarà il parcheggio. Abbiamo individuato un'area che ci permetterà di dotare l'ospedale di via Taverna di un parcheggio”.

Oltre ai temi locali ai candidati è stato chiesto di un progetto per Piacenza da finanziare con i fondi europei:"penso al recupero dell'ex ospedale militare – ha detto Trespidi – grazie ad uno staff di professionisti che realizzerà progetti significativi per il contesto urbano, come luogo di aggregazione, come sede di corsi post universitari di medicina oltre che essere di sostegno alle attività commerciali del centro".

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