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«Troppe dimissioni a Seta, il 70% lascia il primo anno di lavoro»

Trasporti, Fratelli d’Italia chiede alla Regione di fare chiarezza sul «preoccupante numero di dimissioni registrate»

Troppe dimissioni all’interno della partecipata Seta, la giunta intervenga sui vertici aziendali per fare chiarezza «sul preoccupante numero di dimissioni che si registrano annualmente, al fine di capirne le cause e cercare, di concerto con le sigle sindacali, di apportare quelle modifiche contrattuali e quelle migliorie che probabilmente fermerebbe l’esodo di lavoratori da Seta spa ad altre realtà».

Il consigliere Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) in una interrogazione chiama in causa l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla affermando di aver appreso che il sindacato Orsa ha indetto uno sciopero per il 2 dicembre prossimo. Il consigliere Fdi scrive che «gli ex dipendenti riferiscono come le motivazioni siano prettamente di natura qualitativa: orari di lavoro massacranti, turni giornalieri anche di 12/13 ore, stipendi non in linea con gli aumenti del costo della vita. Autisti anche anziani (non neoassunti) stanno quindi decidendo sempre più di lasciare l’azienda, a fronte di opportunità di lavoro più allettanti».

Ogni anno, riporta Cuoghi, le dimissioni sono il 70% dei nuovi assunti. I nuovi assunti sono spesso giovani senza formazioni che devono essere affiancati dai lavoratori anziani, sui quali cade un doppio lavoro: «sopperire alle assenze date dai dimissionari (spesso certe corse vengono addirittura soppresse) e coadiuvare i nuovi nell’approccio alla professione». Seta opera dal 2012 e garantisce il Trasporto pubblico locale a Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Oltre agli Enti locali, una quota è detenuta dalla privata HERM-Holding Emilia-Romagna Mobilità S.r.l. e da Tper S.p.A.

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