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«Un bando per i bagni? Ci sono tanti cittadini insolventi che potrebbero dare una mano»

Paolo Garetti (Lista Sveglia) suggerisce al Comune di non spendere 80mila euro per il bando del bagno pubblico di piazza Cavalli e dirottarli verso turismo, cultura e sport

«In merito al prossimo bando per la gestione dei bagni pubblici – scrive Paolo Garetti (Lista Sveglia) - mi permetto di esprimere alcune considerazioni. La mia riserva è sulla questione che pongo dal 2012 (mio ingresso in Consiglio Comunale): è così disdicevole fare svolgere servizi del genere a chi ha pendenze economiche, amministrative o penali nei confronti del Comune? E’ possibile che non ci siano persone che per mille motivi, siano insolventi o inadempienti verso l’Amministrazione e che siano disposte a rientrare del proprio debito mediante prestazione di lavoro? Se il problema è la gestione e il controllo della prestazione, si destinano dipendenti del Comune a tale mansioni. Non penso sia impossibile. Si avrebbe un risparmio secco e si darebbe la possibilità a chi è impossibilitato ad adempiere economicamente alle proprie pendenze ma disposto e disponibile a farlo con il proprio tempo.

Nulla vieta inoltre che i dipendenti pubblici disponibili ad essere “dirottati” verso una funzione di gestione e controllo del servizio potrebbero trovare nuovi stimoli e motivazioni. Gli 80.000 annui potrebbero così essere impiegati in altro modo, verso settori sinora “snobbati” come Cultura, Sviluppo economico, Turismo e Sport. E’ chiaro che sono mille le motivazioni che casseranno tale proposta (vincoli di bilancio, contratti collettivi, lacci e lacciuoli normativi e previdenziali) e che saranno usati per non prenderla neanche in considerazione. Fatto sta che purtroppo “il demonio sta nei particolari” e con tali “particolari” è veramente facile prendere sempre la strada più facile con buona pace dei criteri di efficienza e economicità». 

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