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Il confronto

Urbanistica e consumo di suolo, ApP apre alcune crepe nella maggioranza

Moratoria commerciale, consumo di suolo 0 e perequazione: tre emendamenti legati all’urbanistica marcano alcune differenze nel centrosinistra, che perde pezzi. Tarasconi e Fantini: «Affronteremo l’argomento nel Pug»

Sono stati tre emendamenti legati all’urbanistica, proposti da Alternativa per Piacenza, ad aprire un ampio dibattito nel centrosinistra, con alcuni consiglieri che si sono smarcati rispetto all’Amministrazione. Le tre proposte di ApP, bocciate complessivamente dall’aula, hanno raccolto il consenso di pezzi del centrosinistra. Stefano Cugini e Luigi Rabuffi avevano chiesto di riproporre una moratoria contro i nuovi insediamenti commerciali (supermercati e centri commerciali) in città, lo stop del consumo di suolo (avvicinandosi al “consumo 0”) e il blocco delle perequazioni da parte di altri comuni piacentini.

«Piacenza è satura di supermercati e centri commerciali, tutte le categorie sono a favore della moratoria per tutelare il commercio di vicinato», ha detto Rabuffi. La prima proposta ha visto il voto favorevole di Costanza De Poli e Sergio Ferri (Pd) e l’astensione di Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi) e Caterina Pagani (Pc Oltre).

Patrizia Barbieri ha ricordato la moratoria della sua Giunta nel 2020 e «l’impegno per ridurre il commerciale nel progetto di Terrepadane, passato da 25mila mq a 11mila. Quella di ApP è una preoccupazione legittima, giusto mettere in atto tutti gli strumenti per bloccare gli interventi della grande distribuzione. Noi non volevamo e non vogliamo via Einaudi, ad esempio, la bloccammo». «Già, il gruppo Ponzini sarebbe pronto per il supermercato in via Einaudi – ha incalzato anche Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) -, ma anche altre società, come quelle di Bassanetti e Camuzzi vogliono edificare. L’emendamento dei colleghi di ApP va preso seriamente per bloccare questa deriva». Più aperto Filiberto Putzu (Liberali): «la grande distribuzione va incontro alle richieste delle fasce più deboli della popolazione, proponendo prezzi più bassi, e crea posti di lavoro. E poi c’è il libero mercato».

Il primo a smarcarsi è stato Sergio Ferri (Pd). «Sono rimasto molto colpito dallo sviluppo urbano della nostra città, con supermercati, ipermercati e centri commerciali. Il sindaco in una chat mi ha detto che “non sono molto competente” in queste cose, però sono un cittadino e consigliere e invito l’assessore Fantini a non respingere questi emendamenti guardando solo alle norme regolamentari, dia una valutazione politica».

«Con la moratoria del 2020 – è il rilievo di Gloria Zanardi (Fdi) - è stato smentito lo slogan che quelli del centrodestra sono per la realizzazione di supermercati». «Fake news quella della giunta Barbieri legata al cemento e ai supermercati – ha aggiunto Luca Zandonella (Lega). Ringrazio Ferri che in maggioranza ha sottolineato aspetti importanti». «Non si diano risposte tecniche a questa richiesta – è il lamento di Stefano Cugini (ApP) - la prima azione per aiutare il commercio di vicinato è questa. Stiamo soccombendo sotto i supermercati, usiamo il buon senso».

Di diverso avviso Boris Infantino (Pc Coraggiosa). «Abbiamo la responsabilità di adottare linee politiche che possono diventare concrete. La moratoria contro la grande distribuzione organizzata è stata bocciata dal Tar». «Non sono un fan della grande distribuzione – è il commento di Luca Dallanegra (Civica Tarasconi) - ma lo sono della libera concorrenza e del libero mercato. La grande distribuzione abbassa i prezzi, garantisce posti di lavoro». «Il bilancio – ha preso la parola anche Paola De Micheli (Pd) - fa un altro mestiere rispetto al Pug, questa discussione non tiene conto di tanti elementi. Le cose vanno messe dove devono stare: le questioni urbanistiche vanno nel Pug, la proposta è irrealizzabile».

«Bocciarlo – è l’intervento di Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) - significa fare 15mila mq di supermercati a Piacenza. Chi dice che bisogna aspettare il Pug, è come quel pifferaio che porta i topi nel burrone, visto che gli accordi sono già fatti». «Si capisce già – ha detto Luigi Rabuffi (ApP) - la volontà di siglare tutti gli accordi possibili sul commerciale. Ve ne prenderete la responsabilità con i cittadini, che vi dicono che ne hanno a basta di supermercati. Perché non facciamo ricorso dopo quello della Camuzzi sull’area di Corso Europa».

Claudia Gnocchi sarebbe la capogruppo della Civica Tarasconi, ma è stata l’unica ad appoggiare la proposta. «C’è stata molta discussione al nostro interno. Siamo tutti d’accordo che non bisogna consumare altro suolo. Ma c’è chi ha ragionato più dal punto di vista tecnico, chi più politico. Io ritengo che bisogna dare un segnale forte alla città, perché il nostro territorio è stato segnato dalla crescita della grande distribuzione e della logistica».

«Già in questa fase - ha detto Gloria Zanardi (Fdi) - bisogna mettere un punto alla colonizzazione della grande distribuzione». Fortemente contrario il sindaco. «La discussione è utile nella sede del Pug – è il parere di Tarasconi - liberamente nella maggioranza ci sono persone con sensibilità diverse». «Siamo la città che ha detto “no” all’Auchan ed è andato a San Rocco al Porto, no all’Ikea ed è andata a San Giuliano, no all’outlet ed è andato a Fidenza. Quando è stato detto no alla Camuzzi poi hanno vinto il ricorso al Tar: la precedente moratoria della Giunta Barbieri non può basarsi sul Covid per bloccare accordi attuativi già fatti. Noi rischiamo di pagare milioni di euro di danni se andiamo a sentenza definitiva, siamo disposti qua dentro a dividerci i costi? Un diritto acquisito non lo si può cancellare». Trespidi non ha apprezzato le parole di Tarasconi. «C’è terrorismo del sindaco nei confronti dei consiglieri, paventando questi rischi. Gli accordi qua sono già fatti e li ha condotti il vostro assessore all’urbanistica».

IL DIBATTITO SULLO STOP AL CONSUMO DI SUOLO

ApP è tornata alla carica chiedendo di fissare nel bilancio il “consumo di suolo 0”. Proposta accolta da Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi) e Caterina Pagani (Pc Oltre), con l’astensione di Sergio Ferri e Costanza De Poli (Pd). «Fermare il consumo di suolo – ha tuonato Cugini - è cosa diversa dal “contenere” il consumo. Lo dissero pure Tarasconi, Piacenza Oltre e la segreteria del Pd nei mesi precedenti alle elezioni. Siate coerenti con quello dichiarato in campagna elettorale». «È iniziato un percorso partecipato per arrivare al Pug. Io correggerei l’emendamento – è la risposta dell’assessore Fantini - replicando cosa dice la Regione, ovvero “consumo di suolo a saldo zero da raggiungere nel 2050 con il contenimento del suolo”. Io magari non li voglio i centri commerciali, ma questa non è la sede. Lo decidiamo insieme quanto contenere il consumo di suolo da qui al 2050, sono in buonafede quando lo dico».

Caterina Pagani (Pc Oltre) ha sconfessato il suo assessore. «No, è il momento giusto per parlarne, è un obiettivo da perseguire quello del consumo 0. ApP non mette una scadenza, ma chiede di affermare un impegno che ci siamo presi con gli elettori. Lo abbiamo detto nel programma, scrivevamo di “saldo del consumo di suolo”. Non vedo che male faccia che questo è l’obiettivo che ci siamo dati». «È vero, va nel Pug - ha osservato Trespidi - ma a questo emendamento non potete sfuggire. Pensate di governare la città cinque anni scappando dalle questioni? ApP vi mette “il coltello nella piaga”». «La strada giusta è quella del consumo di suolo zero. Piacenza ha una marea di capannoni, magazzini, appartamenti, edifici vuoti», ha rincarato la dose Rabuffi. Non siete credibili quando chiedete di discuterne in un’altra sede», ha polemizzato Cugini. «Lo abbiamo scritto nel programma – ha promesso il sindaco Tarasconi - e nelle linee di mandato. Ma c’è davvero un’altra sede per affrontare il tema. L’obiettivo è scritto “nero su bianco”, non cambiamo idea rispetto all’obiettivo».

DIVIDE ANCHE IL MECCANISMO DELLA “PEREQUAZIONE”

Anche sul terzo emendamento sono stati in 5 a smarcarsi: Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Claudia Gnocchi (capogruppo Civica Tarasconi), Costanza De Poli e Sergio Ferri (Pd) e Caterina Pagani (Pc Oltre) hanno votato a favore. ApP chiedeva di non accogliere le proposte di perequazioni di altri comuni piacentini, ovvero la possibilità di cedere – per chi non supera il 3% di suolo – una quota di consumo di suolo. Identico il canovaccio del dibattito. Cugini ha ricordato che in campagna elettorale ApP e centrosinistra «avevano usate le stesse parole sull’ambiente». «Stiamo discutendo – ha sottolineato Patrizia Barbieri - dei “temi bandiera” della campagna elettorale del centrosinistra». Per l’assessore Fantini ApP «vuole mettere il carro davanti ai buoi, ma c’è già lo strumento del Pug». Anelli ha dichiarato la sua contentezza per la riammissione di questo emendamento: «Spero che si arrivi davvero vicino al consumo zero. Ora dobbiamo mettere dei paletti precisi, ci siamo presi un impegno con gli elettori». Per Ferri «Votare a favore rafforza una volontà politica chiara».

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