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«Variazione di bilancio concreta, non soffriamo di annuncite»

Ok in Consiglio comunale alla variazione da 19 milioni di euro. Minoranze perplesse sulla velocità di esecuzione dei progetti

Una variazione di bilancio da oltre 19 milioni di euro che riposiziona su varie voci le risorse economiche (sette milioni provenienti da un avanzo d’amministrazione, più undici dal Bando Periferie, fondi statali che erano spostati al 2020 e sono stati riportati al 2019). Variazione, discussa in Consiglio comunale, che ha incassato senza problemi il voto della maggioranza compatta (con il Gruppo Misto), e che ha visto l’astensione di tutte le minoranze (Pd, Liberi, Movimento 5 Stelle, Piacenza del futuro e Piacenza in Comune). L’assessore al bilancio Paolo Passoni ha ripresentato i numeri già toccati in commissione.

I DUBBI DELLE MINORANZE

«Questa variazione – ha esordito Massimo Trespidi (Liberi) - è il giro di boa del mandato, e su questa si gioca la seconda parte di questi cinque anni, periodo nel quale dobbiamo portare a casa quegli interventi contenuti nel piano delle opere pubbliche. Ci sono i soldi disponibili per fare e sono sicuro che ce ne saranno altri pronti entro la fine dell’anno. Forse è il caso, per il prossimo anno, di rendere disponibili queste risorse già a febbraio, periodo di approvazione del bilancio, invece che rincorrere i progetti in tempo per la fine dell’anno. Il Comune deve fare da guardiano nei confronti di quei servizi che chiedono soldi all’inizio dell’anno e che poi non impiegano. Occorre verificare puntualmente, con uno staff, lo stato dei lavori nel tempo. C’è fiducia in questa variazione, ma poi è tutto da fare. Forse è il caso di predisporre incarichi di progettazione esterni all’ente. La nostra struttura, per l’aria che tira, non è in grado di farcela».

«Mette carne al fuoco la variazione – ha aggiunto Giulia Piroli (Pd) -. Segnare oltre 19 milioni di spese significa una correzione importante, ma anche che mancano le previsioni giuste, si è visto con la vendita delle quote Iren, che forse non era necessaria in questo momento. E mentre si investe bisognerebbe essere attenti anche alla manutenzione: proprio l’Amministrazione che prometteva di curare le piccole cose si lascia scappare il verde pubblico».

«Si tratta di impegnare quasi venti milioni di euro – ha dichiarato Mauro Monti (Liberi) - entro il 31 dicembre, giusto provarci, però mi sembra tanto. Qua si vedrà la bravura dell’Amministrazione. La Giunta ha scelto di destinare il 60 per cento di queste risorse a strade, mobilità e parcheggi. Il 22% della variazione riguarda il verde pubblico, l’8% la cultura, il 6% il risparmio energetico, il 3% le scuole, lo sport l’1%. Queste sono le priorità su cui misureremo i risultati il prossimo anno, speriamo che la città sia migliore di adesso». Apprezzamento per lo sforzo dell’assessore e dell’Amministrazione da parte di Francesco Rabboni (Fi). «La variazione – ha invece espresso Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) che comunque gode di fondi che arrivano da altri enti, e i 7 milioni di avanzo sono frutto anche della gestione Dosi. Servirà una netta accelerazione da parte degli uffici per portare a casa tutti gli interventi entro l’anno». «Vi trovate dei fondi importanti nel cassetto – ha detto Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle) - mentre state già pensando al Pug e al Pums. Manca uno sviluppo della mobilità e dei parcheggi nell’area nord della città».

«Sono due anni – ha polemizzato Christian Fiazza (Pd) - che ci sentiamo dire che la Giunta Barbieri cambia le cose rispetto al passato, siete poco credibili a ripetere questo motto». «Siamo passati dal buco di bilancio lamentato dal centrodestra – ha ricordato ironicamente il capogruppo Pd Stefano Cugini - provocato dalla sinistra, ad avere avanzi di amministrazioni. L’idea di fare una metropolitana leggera in città mi sembra però da registrare come “opera faraonica”, non un piccolo progetto».

 

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