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Errani lascia ufficialmente, elezioni in autunno

Un commosso Vasco Errani ha firmato le dimissioni durante il consiglio regionale del 23 luglio. L'aula gli ha tributato oltre due minuti di applausi. Nel frattempo il suo capo di gabinetto Bruno Solaroli e Zoia Veronesi (segretaria di Bersani) sono stati assolti dall'accusa di truffa ai danni della Regione

Vasco Errani ha ufficialmente lasciato, dopo quindici anni, la carica di presidente della Regione Emilia-Romagna, in seguito alla sentenza in appello sul caso “Terremerse”. Ha rassegnato le sue dimissioni questa mattina a Bologna durante il consiglio regionale. «Le dimissioni - ha detto in aula un commosso Errani - dopo la condanna sono state "una scelta ferma, mai in discussione, convinta e meditata. Questo perché, per me, sopra ogni cosa viene l’istituzione. Se avessi fatto diversamente non avrei corrisposto alla mia idea di politica e di governo. Ho comunicato le mie dimissioni che presento qui in assemblea e che firmerò». Errani ha inoltre, nel suo discorso, ribadito la sua piena fiducia nelle istituzioni e nella magistratura e dichiarato che farà ricorso in cassazione. Al termine del suo intervento, i consiglieri regionali – diversi anche tra i banchi della minoranza - gli hanno tributato un applauso di oltre due minuti. Per la successione nel ruolo di candidato presidente per il centrosinistra alle elezioni del prossimo ottobre sono in pole il segretario regionale Stefano Bonaccini e il deputato Matteo Ricchetti. Sinistra Ecologia e Libertà sembrerebbe sfilarsi dalla coalizione, parlando di "luce ed ombre" dell'operato di questi quattro anni.

Nel frattempo, mentre Errani rassegnava ufficialmente le sue dimissioni in consiglio regionale, il giudice per le udienze preliminari Letizia Magliaro ha assolto Zoia Veronesi, la storica segretaria di Pierluigi Bersani. Veronesi era stata processata in abbreviato per truffa ai danni della Regione insieme a Bruno Solaroli, capo di gabinetto del presidente Errani, anch’esso assolto. «È finita come doveva finire – ha scritto Bersani sui social network - e come non doveva nemmeno cominciare. Se la vita di una persona perbene come Zoia Veronesi è stata passata ai raggi X e se il suo nome è finito in prima pagina per fatti inesistenti, è solo perché è stata la mia segretaria. Si potrà dunque capire la mia soddisfazione».

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