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Vendita delle quote di Piacenza Expo: «La Provincia ci ripensi»

Dal consiglio comunale l'indicazione al vicesindaco Timpano di convincere la Provincia a mantenere la sua quota del 5,42%

«Che cosa si vuol fare di "Piacenza Expo"?». Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, è partito da questa considerazione per chiedere in una mozione – durante la seduta del consiglio del 18 ottobre – al Comune di Piacenza di spronare la Provincia e la Regione a mantenere le loro quote (rispettivamente del 5,42% e del 1,01%) nell'ente fieristico piacentino. Foti ha presentato la mozione urgente per scongiurare la vendita delle quote da parte della Provincia, iniziativa annunciata dal presidente Francesco Rolleri, ora momentaneamente in stand by. «Si rischia di compromettere il lavoro fatto fino ad oggi per Piacenza Expo» - ha motivato Foti. Nel frattempo arrivano notizie nuove dalla Regione. L’Emilia-Romagna non intende più fondere tutti gli enti fieristici presenti sul territorio, ma vuole creare una holding unica che contenga le tre fiere più importanti: Parma, Bologna e Rimini».

«Parliamo del tema proprio a una settimana dalla chiusura di Geofluid – ha osservato il vicesindaco Francesco Timpano, con delega alle società partecipate -, la nostra fiera di successo. Abbiamo sempre timori ma i visitatori aumentano. Siamo in contatto con la Provincia di Piacenza che ha messo in vendita la sua quota, nel frattempo la normativa è cambiata. D’accordo con i soci di riferimento - tra cui la Camera di Commercio - Piacenza Expo ha invitato la Provincia a modificare la sua decisione sulla partecipazione. La lettera è all’esame degli uffici e del presidente della Provincia. Io confido che questa valutazione sul da farsi sia positiva». Timpano ha informato l’aula anche di un’altra novità. «Le tre fiere – Parma, Rimini e Bologna - della nostra Regione hanno firmato una lettera d’intenti sul percorso da fare in futuro ed è stato chiesto anche a noi di aderire: l’obiettivo è quello di partecipare a un processo, non semplice, in cui noi siamo inseriti. Dobbiamo andare avanti, visto anche l’aumento di capitale fatto un anno fa. Si possono fare sinergie. Noi siamo diversi dalle altre tre fiere emiliano-romagnole, giochiamo un campionato diverso. Non abbiamo difficoltà a interloquire con Provincia e Regione su questo tema». Corretta da un emendamento del capogruppo Pd Claudio Ferrari, la mozione urgente di Foti, con l’obiettivo di far ripensare la decisione della Provincia, è stata accolta da tutto il consiglio in maniera unanime.

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