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"Venerdì piacentini", il Comune si guarda attorno

L’ente comunale per l’affidamento della gestione degli eventi cerca l’interesse dei possibili organizzatori. L’assessore Cavalli: «Aumenteranno le serate, saranno sei. E quest’anno il Comune stanzia 20mila euro»

I “Venerdì Piacentini” si faranno quest’anno? “Ni”. Sembra questa essere la risposta del Comune di Piacenza, che si sta guardando intorno per l’affidamento dell'organizzazione di sei eventi di intrattenimento nelle serate di venerdì del 14, 21 e 28 giugno e del 5, 12 e 19 luglio nel centro storico della città. Il Comune intende così acquisire possibili interessamenti per affidare l’organizzazione di queste serate che hanno l’obiettivo di richiamare più gente possibile nel centro storico di Piacenza, con attività e negozi aperti fino a mezzanotte. In seguito l’intenzione dell’Amministrazione, alla luce delle manifestazioni d’interesse che arriveranno, è quella di predisporre un bando.

Se l’anno scorso l’ente aveva proceduto con un’assegnazione diretta alla società “Blacklemon” che ha inventato il format di successo dei “Venerdì Piacentini” (e ne detiene il marchio), quest’anno le cose potrebbero cambiare.  Il Comune parla infatti di “eventi serali del venerdì”. «Quest’anno – spiega l’assessore agli eventi Stefano Cavalli - abbiamo voluto dare la possibilità anche ad altri di presentare una propria proposta e il Comune è disposto a mettere fino a 20mila euro. Quest’anno vorremmo che venisse organizzata una serata in più del previsto. Il bando è un modo che abbiamo deciso per essere più trasparenti possibili nei confronti di tutti e cercare di incentivare le società a proporre qualcosa di più attraente. Speriamo che partecipino in diversi per valutare le proposte». Chi vincerà il bando potrà poi reperire risorse dagli sponsor privati, come già avvenuto in passato. L’anno scorso il Comune di Piacenza – a quei tempi l’assessore agli eventi era Paolo Mancioppi, poi la delega è stata affidata al collega leghista Cavalli – non aveva stanziato neanche un euro e si era limitato a fornire la sua collaborazione (l’impiego della polizia locale e di operai comunali per la transennatura). Blacklemon aveva così puntato tutto sulle risorse private incamerate dai partner. In passato Palazzo Mercanti aveva aperto maggiormente i cordoni della borsa, stanziando cifre intorno ai 30mila euro a edizione.

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