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Amministrative 2022

Verso le elezioni, le proposte dei giovani liberali per una città "smart"

Avanzate le idee volte a rendere Piacenza una città intelligente e digitalizzata: si va dalla rete internet al trasporto pubblico

I giovani liberali (Omaima Bentalab, Valentina Di Santo, Marina Malchiodi, Franco Ponzini, Silvia Rancati, Antonello Repetti, Alessio Rizzo, Alberto Rossi) hanno esaminato il problema “smart city” ed avanzano in un comunicato proposte volte a rendere Piacenza una città intelligente e digitalizzata. «Risulta fondamentale rimanere “al passo” di altre città italiane come Firenze, Milano, Torino che stanno implementando sempre di più il concetto di città intelligente. Anche nella nostra regione, città come Bologna e Parma (che tramite l’Università degli Studi e Lepida hanno siglato un’intesa riguardante un progetto per la formazione della smart city), hanno incrementato notevolmente negli ultimi anni la loro tecnologia digitale».

«La città intelligente o “smart city” è il luogo in cui reti e servizi tradizionali sono resi più efficienti attraverso l’uso di tecnologie digitali e di telecomunicazioni. Questo implica: reti di trasporto urbano più intelligenti; strutture integrate per lo smaltimento dei rifiuti; spazi più fruibili e sicuri; modalità più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici». 

Secondo i giovani liberali, «per realizzare una città fatta di servizi digitali interconnessi, il punto di partenza è una connessione veloce e a banda larga, in grado di assicurare un adeguato livello qualitativo nella comunicazione tra i vari dispositivi connessi alle reti urbane. Pertanto, è necessario dotare la città di una solida rete WI-FI per il traffico dati, come quella prevista dagli standard delle reti 5G, che sia usufruibile da tutti e in qualsiasi punto di Piacenza». 

In un incontro con il candidato sindaco Sforza Fogliani è stato constatato che «serve un progressivo rinnovo e potenziamento di servizi di trasporto (autobus o treni) con mezzi più efficienti e a ridotto (se non nullo) impatto ambientale. Appare fondamentale anche il tema della mobilità condivisa, che non può ridursi soltanto ai monopattini elettrici: è necessaria l’implementazione di un servizio di car e bike sharing, dando così la possibilità agli studenti universitari, ad esempio, di spostarsi più agevolmente all’interno della città».

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