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"Via Colombo a mano armata", striscione di CasaPound

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

L'ennesimo fatto di sangue in via Colombo accaduto nella notte tra il 29 e il 30 agosto ha suscitato la reazione di CasaPound: i militanti hanno affisso uno striscione per denunciare le criticità in cui versa la zona, non nuova ad episodi di accoltellamenti, risse ed altri fatti che minano la tranquillità dei residenti.

"Che a Piacenza la questione sicurezza risulti essere un problema - esordisce il responsabile provinciale della tartaruga frecciata Pietro Pavesi - non è certo una novità. E via Colombo è uno dei fulcri di tale questione che si trascina da anni e anni. In una via ad alto tasso di presenza di extracomunitari, anche in questo caso li abbiamo visti protagonisti di una inaccettabile vicenda, come accaduto tante altre volte".

"Serve una stretta decisa - attacca Pavesi - su quelle zone che rappresentano un problema evidente. Non possiamo essere in balìa di bande di criminali che fanno sì che Piacenza si riversi in un clima di paura e tensione. Via Colombo, in particolare, dovrebbe rappresentare, oltre ad una delle principali arterie cittadine, una zona perfetta per il piccolo commercio. Invece, allo stato attuale, citarla implica evocare fatti di cronaca".

Chiude la nota Pavesi: "Esiste una differenza tra l'evocare la sicurezza e il volerla davvero. È necessario prendere delle misure rigide, affinché si riduca la criminalità ai minimi termini. E CasaPound ha sempre lottato e avanzato proposte per andare in questa direzione".

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