Violenza sulle donne, Stragliati: «Dalla Lega proposte concrete per arginare l'odioso fenomeno»
L'intervento della consigliera regionale della Lega nel corso della seduta straordinaria d’Aula sulla violenza sulle donne, nel presentare le azioni concrete proposte dal Carroccio
«Per arginare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne è necessario lavorare su più fronti affiancando la prevenzione all’aspetto più strettamente repressivo. Occorrono iniziative in grado di coinvolgere reti Istituzioni, Associazioni e Soggetti del Terzo Settore che si occupano di questa tematica». Così la consigliera regionale della Lega Valentina Stragliati nel corso della seduta straordinaria d’Aula sulla violenza sulle donne, nel presentare le azioni concrete proposte dal Carroccio.
«Oltre alle dovute campagne informative come gruppo Lega abbiamo proposto di inserire nel dispositivo della risoluzione che oggi viene portata all’attenzione dell’assemblea, un item che mira a diffondere il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 grazie al coinvolgimento delle reti commerciali e del terzo settore, ma anche progetti scolastici, promuovendo il più possibile la diffusione della cuoca del rispetto e l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale nel primo e nel secondo ciclo di istruzione» ha spiegato la leghista.
«Altro aspetto significativo su cui occorre lavorare è la prevenzione della recidiva di reato, tramite percorsi di presa in carico e riabilitazione per gli autori di reato e i sex offender. Il nostro Paese presenta uno dei tassi maggiori di recidiva di reato e chi si rende responsabile di reati considerati minori rispetto al femminicidio prima o poi tornerà in libertà. Inoltre abbiamo chiesto di inserire un impegno che riguarda l’opportunità di adottare iniziative volte ad istituire, anche in collaborazione con palestre e associazioni sportive, corsi di autodifesa personale destinati alle donne» ha aggiunto Stragliati.
«Tra le altre nostre proposte abbiamo posto all’attenzione dell’assemblea quello della non discriminazione nei confronti delle donne con disabilità, anche attraverso l’utilizzo dei fondi dell’unione europei, e alla promozione della loro inclusione sociale attraverso un effettivo inserimento nel mondo del lavoro» ha proseguito la consigliera piacentina, ricordando come ancora oggi esista disparità tra lavoratori e lavoratrici. «Chiediamo all’assemblea azioni volte a prevenire e contrastare ogni tipo di discriminazione posta in essere sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle madri – lavoratrici discriminate, anche in fase di colloquio per la propria condizione. Non è moralmente ed eticamente accettabile che nel 2021 durante i colloqui di lavoro venga chiesto alle donne se hanno intenzione di avere figli, a maggior ragione alla luce dell’elevato tasso di denatalità che caratterizza il nostro Paese. Eppure queste cose avvengono ancora anche nella nostra virtuosa regione Emilia-Romagna» ha concluso Stragliati.