Zanardi (Liberi): «I parcometri vanno abilitati ad accettare bancomat e carte di credito»
Interrogazione a risposta orale del consigliere comunale del gruppo "Liberi" Gloria Zanardi
PREMESSO CHE
- Il comma 901 dell'articolo 1 della Legge di Stabilità 2016 (n. 208/2015) stabiliva che, entro il primo luglio dell'anno 2016, tutti i comuni avrebbero dovuto abilitare i parcometri installati ad accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito/debito - “901. Dal 1º luglio 2016 le disposizioni di cui al comma 4 dell'articolo 15 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, si applicano anche ai dispositivi di cui alla lettera f) del comma 1 dell'articolo 7 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”;
- il comma 4 dell'art. 15 D.L. n. 179/2012 prevede che: “ 4. A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231”, pertanto devono essere dotati degli appositi dispositivi;
- il richiamo all'art. 7 Codice della Strada, rimanda l'applicazione della predetta disposizione alle “aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo”;
- a parere dell'Anci (Associazioni Comuni Italiani), nelle citta? dove esistono i pagamenti con sistemi che utilizzano i cellulari (cosiddetti “mobile payments”), si ritiene assolto l’obbligo di legge in oggetto, pur in assenza di lettori fisici di carte di debito e credito e, comunque, l’utente non sarebbe esentato dal pagamento;
- al contrario, alcune sentenze di giudici di pace, che hanno trattato la questione, depongono in senso contrario; in particolare, sono stati accolti ricorsi (con conseguente annullamento del verbale e della sanzione) proposti da cittadini che non avevano versato la somma per il ticket di sosta in quanto il parcometro non era abilitato al pagamento bancomat;
- i giudici ed altri pareri interpretativi hanno rilevato che, per evitare l'annullamento del verbale, il Comune dovrebbe dimostrare di non aver potuto ottemperare all'obbligo per impossibilità tecnica oggettiva.
CONSIDERATO CHE
- nel Comune di Piacenza, le aree destinate a parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata alla corresponsione di una somma non sono attrezzate per il pagamento tramite bancomat o carte di credito, salvo forse alcune;
- il Comune ha l'onere di adempiere alla normativa sopra citata, volta a garantire un servizio più efficiente per i cittadini e, più in generale, finalizzata al contrasto dell’evasione fiscale;
- l'eventuale contestazione di una contravvenzione, se impugnata, potrebbe portare, secondo gli indirizzi giurisprudenziali attuali, all’annullamento del verbale;
- l’operazione per abilitare i parcometri comporterebbe dei costi; allo stesso tempo, contestare sanzioni che, secondo l’attuale giurisprudenza, sarebbero annullabili comporta costi di difesa per l’ente, sempre a carico dei cittadini;
- eventualmente si potrebbe ipotizzare l’adeguamento dei parcometri a scadenza e nuova stipula del contratto che affida la gestione dei parcheggi;
- in altre realtà, il mancato adeguamento dei parcometri è stato addebitato alla mancata emanazione del decreto attuativo ex comma 900 Legge Stabilità da parte del Ministero Economia e Finanza.
CHIEDO
- al Sindaco e agli Assessori competenti, se intendono abilitare i parcometri della città ad accettare pagamenti bancomat o con carte di credito/debito, ai sensi dell’art. 15 Legge di Stabilità e normativa sopra richiamata, ed in quali tempi;
- in alternativa, se ritengono di non farlo a causa dei costi di adeguamento, quale interpretazione della normativa, tra quelle sopra descritte, ritengo di avallare nel caso di mancato pagamento del ticket da parte dei cittadini.
L’urgenza è motivata dalla necessità di comprendere le motivazioni del mancato adeguamento dei parametri, di comprendere le intenzioni dell’attuale amministrazione e di avere certezze in merito per i cittadini.