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Zingaretti: «Il partito non va sciolto, sono qua per ricostruire una comunità»

Il candidato alla segreteria nazionale del Pd a Piacenza: «Ho visto brutte reazioni della nostra gente ai risultati elettorali, m’impegno per ridare una prospettiva»

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha fatto visita a Piacenza - al teatro34 – per rilanciare la sua candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Dato per favorito ai sondaggi, Zingaretti ha parlato ai dem piacentini. «Questa è un’avventura laboriosa – ha spiegato Zingaretti - partita con la speranza di riportare entusiasmo nella nostra comunità, in un momento complesso per la nostra democrazia. Voglio dare una nuova prospettiva al Pd, ma non voglio chiudere la discussione solo agli addetti ai lavori. L’intenzione è quella di andare in “piazza”, riprendere il dialogo, parlando tra noi e con la gente, per scommettere di nuovo in una dimensione collettiva dell’agire politico. Dobbiamo ricostruire una comunità in cui non si ha paura di confrontarsi, in cui poi si indica una via all’Italia. Abbiamo litigato molto e discusso poco in questi anni, eravamo poco uniti poco, e molto divisi. Dovevamo unire filoni diversi della politica italiana, ma eravamo un arcipelago». Zingaretti si candida a federare aree diverse del centrosinistra italiano. «Dobbiamo ridare all’Italia una prospettiva. Purtroppo vedo poca convinzione di molti, dicono che non ce la possiamo fare, perché i problemi sono tanti. Sto andando in tutte le città, 4 o 5 eventi al giorno, per discutere di questo e risvegliare la fiducia. Mi sono buttato nella mischia perché ho visto che qualcosa non andava, e avevo paura visto quello che è successo dopo il 4 marzo. Ho visto due brutte reazioni della nostra gente ai risultati elettorali. Ho avuto la netta sensazione che dopo la sconfitta c’era una grande difficoltà nel rialzarci in piedi e issare la bandiera della nostra cultura politica. C’era chi diceva di sciogliere il Pd – ipotesi sbagliata perché la democrazia si indebolisce se gettiamo via questo partito per poi ritrovarci in un’altra formazione, sempre gli stessi -, e chi ha preso sotto gamba il voto dicendo che è andata così e bisogna lasciare governare Lega e 5 Stelle.  Perché poi ritoccherà a noi. Non la penso così: no al liquidazionismo, no al minimalismo. Qua c’è la scelta e l’impegno a cambiare le cose». Grande protagonista della campagna delle Primarie di Zingaretti è la piacentina Paola De Micheli: l’onorevole è stata definita dallo stesso Zingaretti «co-protagonista di questa avventura».

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