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Piera degli Esposti, a Pulcheria la voce della poesia al femminile

Recital poetico, ma anche racconto autobiografico l'applaudita esibizione di Piera degli Esposti presso la Sala dei Teatini. All'attrice il Premio dell'Eccellenza al Femminile

Doveva essere un recital poetico, ma è stata in realtà molto di più l'applaudita esibizione di Piera Degli Esposti nell'ambito di Pulcheria, presso un'affollatissima Sala dei Teatini,

Sabato 13 ottobre la grande attrice ha condotto il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta della poesia al femminile, prestando la sua inconfondibile voce ad autrici del passato e del presente, ma ha anche parlato di sè, della sua vita professionale e personale, in modo autoironico e straordinariamente umile.

Proprio lei, grande professionista del teatro e del cinema, non ha esitato a dipingere gli esordi della sua carriera come una sequela di bocciature - "Io sono un Oscar della bocciatura", ha dichiarato sorridendo - accostando ai ricordi professionali aneddoti della sua vita privata, le passeggiate con la madre e le amiche, i rapporti con il padre Anteo, che spesso, a tavola, le chiedeva di recitare qualche verso.

E proprio con le parole di un celebre omonimo del padre, il poeta greco Anteo, la Degli Esposti ha voluto aprire  il suo recital, pronunciando i versi con cui egli descrive la poetessa Saffo, la "coronata di viole, la divina, la dolceridente Saffo". L'antica Grecia è tornata così a rivivere nei versi della famosa poetessa dell'isola di Lesbo, che Piera Degli Esposti ha magistralmente recitato.

Dall'antica Grecia al Massachusetts nell'epoca della Secessione americana, dagli spazi del Mar Egeo al chiuso di una stanza, dove ha trascorso in volontaria reclusione buona parte della sua vita la "grande signorina" Emily Dickinson, altra Musa della poesia femminile, cui Piera Degli Esposti ha voluto rendere omaggio.

Un nuovo salto temporale e spaziale, e l'attrice ha portato il pubblico, recitando i suoi versi, "prorompenti come piccoli demoni", nella  tormentata Russia, da cui dovette fuggire nel 1939 la poetessa Marina Cvetaeva, per poi porre termine tragicamente alla sua vita a Parigi.

Tra una poetessa e l'altra, le melodie musicali dell'arpa di Eleonora Bagarotti, splendido accostamento con i versi lirici. Tanti ricordi anche di uomini celebri nei racconti di Piera Degli Esposti, che ha deliziato il pubblico con aneddoti riguardanti uomini e artisti del calibro di Marco Ferreri, Pier Paolo Pasolini,  Eduardo de Filippo ( di cui ha ricordato un complimento fatto a lei personalmente, pronunciato in dialetto napoletano: "Issa è 'o verbo nuovo").

Doveroso omaggio anche a Dacia Maraini, grande amica di Piera degli Esposti, che ha raccontato sia gli esordi della reciproca amicizia che la stretta collaborazione per la stesura del libro biografico "Storia di Piera", da cui il regista Marco Ferreri ha poi tratto nel 1983 l'omonimo film con Isabelle Huppert, Marcello Mastroianni e Hanna Schygulla.

Ancora una poetessa italiana nell'excursus di Piera Degli Esposti: è Patrizia Cavalli, che ebbe per sostenitrice una letterata del calibro di Elsa Morante  (nonostante la deridesse affettuosamente, chiamandola "Plebea Somari"). Prima di recitarne i versi, la Degli Esposti ha definito Patrizia Cavalli "un faro nel quotidiano" e ne ha lodato la grande maestria nel descrivere con ironia e pungente sagacia la vita di ogni giorno.

Infine, la conclusione del recital, a lungo applaudito dal pubblico, è stata tutta per Alda Merini, la grande poetessa dei Navigli, vissuta in terra lombarda e scomparsa nel 2009.

Degno epilogo della esibizione di Piera Degli Esposti, la consegna del Premio Eccellenza al Femminile, che Tiziana Albasi, Assessore alla Cultura del Comune di Piacenza, ha consegnato all'attrice pronunciando un sentito e commosso discorso, ponendo l'accento sui suoi meriti nel "dare voce e dignità all'universo femminile".

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