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Birra e dieta vanno d'accordo? Ecco cosa dice uno studio

Anche la bevanda dal gusto un po’ amarognolo può far parte di un menu equilibrato e salutare

La birra è una bevanda apprezzata da tanti ma, come per tutti gli alcolici, viene spesso bistrattata per il suo contenuto calorico e per essere considerata una delle maggiori cause dell'odiata "pancetta alcolica".

Non va demonizzata in maniera assoluta perché, considerati i benefici dovuti alle vitamine, al calcio e all'acido folico in essa contenuti, può anche far parte di un menù equilibrato e salutare.

Ottenuta dal malto d’orzo mescolato con acqua, lievito e luppolo, la birra presenta un contenuto basso di alcol (circa il 4-5 % vol.) e alto di acqua (circa il 93 %) con una quantità di calorie equivalenti a circa 68 per un bicchiere da 200 ml, ed è per questo che può essere consumata a ridosso di un pasto leggero e salutare.

Inoltre, uno studio spagnolo condotto su oltre mille volontari pubblicato sul telegraph.co.uk da un team di ricercatori dell’Università di Barcellona, dell’Hospital Clinic e dell’Instituto de Salud Carlos III, guidato da Ramon Estruch Rosa Lamuela, avrebbe dimostrato come la bevanda aiuti a combattere alcune malattie come il diabete e i problemi cardiovascolari. Via libera, dunque, nell'ambito di una dieta a base di pesce, frutta, verdura e olio di oliva, fermo restando che, come per il vino, fondamentali sono le quantità: se per il vino è solo un bicchiere al giorno, per la birra gli esperti suggeriscono di non superare una pinta al giorno.

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