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Carnevale e maschere Italiane: nasce il Centro Nazionale di Coordinamento

L’obiettivo del Centro Nazionale è quello di far conoscere alla collettività l’importante patrimonio fatto di cultura e tradizione veicolato con garbo ed umorismo dalle maschere

Il Centro Nazionale di Coordinamento delle Maschere Italiane è un’Associazione culturale dotata di proprio Atto Costitutivo, nel 2015, e di Statuto. E’ iscritta al Registro Regionale delle Associazioni riconosciute dalla regione Emilia Romagna e si appresta ad entrare nel Registro Nazionale dopo che, nel corso della due giorni parmigiana 2019, è stato approvato dall’Assemblea l’adeguamento dello Statuto ai sensi della nuova normativa del Terzo Settore. Un traguardo importante per l’Associazione e per tutte le maschere che aspirano ad un riconoscimento come portatrici di valorizzazione del patrimonio culturale e, perché no, ad entrare come tali nel patrimonio Unesco.

Il ruolo della maschera allegorica è sintesi espressiva del binomio “Tradizioni” e “Tipicità” delle comunità locali nella storia e nel territorio italiano. L’obiettivo del Centro Nazionale è quello di far conoscere alla collettività l’importante patrimonio fatto di cultura e tradizione veicolato con garbo ed umorismo dalle maschere, approccio favorevole alla massima divulgazione del messaggio. 

La maschera allegorica, infatti, coniuga la piacevolezza di uno storico spettacolo e l’utile fine di valorizzare il patrimonio culturale e sociale di un territorio; unisce cultura e spettacolo, tradizioni e storia, prodotti e produzioni, collabora cioè a mantenere vivo il patrimonio culturale italiano, fatto di tradizioni popolari, di dialetti, di prodotti tipici, di bellezze architettoniche ed ambientali. Maschere maggiormente note come Pulcinella, Brighella, Arlecchino, ma anche meno note come Sandrone, Pescarello Scherzarello, il Biciolano, insieme rappresentano le molteplici sfaccettature del grande e pressoché unico, capitale italiano.  

Il Centro Nazionale di Coordinamento Maschere Italiane è nato a Parma, città che ospita da 9 anni la manifestazione “Maschere italiane a Parma” e che ha saputo accogliere ed esaltare il grande spettacolo delle Maschere, offrendo ospitalità e visibilità a questa manifestazione in un periodo non classico (maggio) ovvero contribuendo a destagionalizzarne la commedia e a rendere i singoli soggetti non semplicemente dei teatranti, ma in modo più ampio custodi di tradizioni e cultura popolare, grazie al lavoro congiunto di organizzatori, Istituzioni e territorio, costituito da operatori economici con le loro associazioni professionali, e da rappresentanti del mondo della cultura. “Maschere italiane a Parma” che il 16 e 17 maggio 2020 raggiunge la 9° edizione raccoglie, fin dalle origini, in un’unica sede, i soggetti rappresentativi delle maschere allegoriche, tradizionale e storiche, ed è frutto dell’idea e sogno di Maurizio Trapelli, noto Dsèvod, la maschera allegorica di Parma.  
A ottobre 2019 è nato inoltre il libro “Il registro delle Maschere Italiane”, patrocinato dalla stessa Assemblea Legislativa Regionale. Il volume, a cura del professor Marzio Dall’Acqua, vuole fissare un momento iniziale di raccolta di quelli che sono usi, costumi e tradizioni mirabilmente riuniti nelle varie rappresentazioni delle maschere allegoriche presenti su tutto il territorio nazionale. Un libro che unisce ad un rigoroso approfondimento testuale, un’ampia e variopinta rappresentazione fotografica, a rendere omaggio a questo mondo che porta con sé “le prime forme di arte e la ricerca della propria identità”. Infine una parte conclusiva è dedicata al Registro dove sono elencate e raffigurate le maschere iscritte al Centro Nazionale.   

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