Castelli e borghi piacentini: Gropparello
Conosciamo meglio il castello di Gropparello attraverso storia, misteri e antiche leggende
Il castello di Gropparello è una rocca fortificata della provincia di Piacenza, sita nel comune di Gropparello. Il nome del luogo Gropparello ha la propria derivazione dal termine celtico “Grop” che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso: il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, formando una gola di circa 85 metri di altezza, rendendo il castello, nel passato noto come rocca di Cagnano, praticamente inespugnabile nei secoli.
Il castello
Anche se composto di parti risalenti a epoche diverse ha l'aspetto compatto della roccaforte con doppia cinta muraria merlata, cortile, torri, torrione d'ingresso con doppio ponte levatoio (uno pedonale e uno carrabile), mastio, camminamenti di ronda scavati nella roccia. Di forma irregolare, le mura seguono il profilo scosceso dello sperone roccioso a picco sul torrente Vezzeno.
La parte più antica del castello è la torre, a base quadrata, costruita proprio sulla sommità della rupe, che permettendo una visuale sulla valle fino a Piacenza, ne costituiva il luogo ideale per una torre di guardia a sorveglianza di possibili arrivi di eserciti nemici dalla pianura padana; alla base della torre era scavata una cisterna per la raccolta dell'acqua, indispensabile per resistere a lunghi assedi. Il mastio risale all'XI secolo, il corpo di guardia al XIV, le parti residenziali al XVI.
Il parco delle fiabe
Nel parco che circonda il castello è stato aperto il primo parco emotivo italiano, dove, accompagnati da animatori e vestiti come guerrieri medievali, i bambini possono andare alla scoperta delle fiabe e degli esseri magici del bosco.
Misteri e leggende
Come tutti i castelli che si rispettano, anche Gropparello ha le sue leggende ed i suoi misteri: si parla di passaggi segreti e di stanze murate. Certamente esistevano delle prigioni, che si dovevano trovare in alcuni locali sotto il corpo destinato alla guarnigione, ai quali si accede attraverso bassi e stretti cunicoli, che fanno pensare proprio alla funzione di ostacolare la fuga dei prigionieri. Naturalmente, si parla anche di un fantasma: quello dell'infelice Rosania Fulgosio, che sarebbe stata murata viva dal marito, Pietrone da Cagnano, per averlo tradito durante una sua assenza dal castello alla fine del 1200.
Curiosità
Nel Castello di Gropparello nel 2008 è stato girato il cortometraggio La fuga di Rosania diretto da Giuseppe Zironi, fumettista e regista televisivo di Reggio Emilia, presentato al Reggio Film Festival del 2008.