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Castelli e borghi piacentini: Vigoleno

Storia e curiosità di uno dei castelli e borghi più belli e conosciuti della nostra provincia

Il castello di Vigoleno è un imponente complesso fortificato della provincia di Piacenza, sul confine con quella di Parma, nel comune di Vernasca. Posto sul crinale tra la valle dell'Ongina e quella dello Stirone, su un rilievo di non elevata altezza, domina le colline circostanti.

La sua fondazione risale al X secolo ma la prima data documentata è il 1141 quando era avamposto, sulla strada per Parma, del Comune di Piacenza. Il possesso passò per molte mani, principalmente fu della famiglia Scotti, oltre che dei Pallavicino, Piccinino, Farnese e venne più volte distrutto e ricostruito.

Il borgo

Il paese è un evocativo, silenzioso borgo medioevale raccolto attorno al castello e all’antica chiesa. E’ completamente circondato dalla cinta muraria merlata, che è interamente percorribile sull'antico cammino di ronda. Ha un unico accesso attraverso un rivellino, che proteggeva il vero portale d'ingresso. Il cuore del borgo è la piazza, con fontana centrale, su cui si affacciano il mastio, la parte residenziale del castello, l'oratorio e la cisterna. Il paese prosegue con un piccolo gruppo di case strette intorno alla pieve di San Giorgio.

Il mastio

Ha un imponente torrione di pianta quadrangolare con feritoie, beccatelli e merli ghibellini. Ospita sale museali con documenti storici e fotografici. Un camminamento di ronda lo collega alla seconda torre e da qui alla parte residenziale.

La meridiana

Posta sul lato sud di una torretta affacciata sulla piazza porta la data del 1746. Fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli e del club de I borghi più belli d'Italia ed è stato insignito della Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Curiosità

Vigoleno è celebre anche per il suo pregiato Vin Santo, che prende nome dal periodo in cui anticamente si pigiava l’uva: la Settimana Santa. Le aromatiche uve bianche di cui è composto sono: Santa Maria, Melara, Bervedino, Coda di Volpe, Marsanne, Ortrugo, Sauvignon. Queste uve sono lasciate appassire su graticci fino a gennaio/febbraio; dopo la pigiatura, il vino è invecchiato in botte per almeno cinque anni. Il colore deve essere ambrato, la gradazione non inferiore ai 18 gradi. 

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