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Cinque falsi miti da sfatare sulle reti 5G

Complottisti e cospiratori attribuiscono alla rete 5G colpe e pericoli per la salute che in realtà non hanno alcun fondamento scientifico: vediamo perché

Nonostante il dramma della pandemiaancora in corso, con le sue nefaste conseguenze sull'economia e sulla società, c'è un argomento che resta sempre nell'occhio del ciclone: la tecnologia 5G, da tanti vista come qualcosa di pericoloso. Vediamo allora quali sono i falsi miti su questa innovazione, rilevati dall'osservatorio di SOStariffe.it., che si è invece concentrato sui vantaggi per gli utenti garantiti dall’utilizzo della rete mobile di nuova generazione.

Le 5 credenze sbagliate sul 5G ancora in voga

Gli ultimi due anni sono stati contrassegnati dell’arrivo e dalla diffusione del 5G nel nostro Paese, con la nascita delle prime offerte 5G da parte dei principali operatori. Contestualmente sono arrivati anche i primi smartphone in grado di sfruttare la nuova rete mobile.

Come spesso accade, purtroppo, all’entusiasmo verso questa novità ha fatto seguito una serie di preoccupazioni sui possibili rischi per la salute. Nel giro di poco tempo, le preoccupazioni sono diventate veri e propri falsi miti.

Breve storia del 5G

Il primo dubbio legato al 5G ha riguardato la paura che i campi elettromagnetici emessi dalle antenne di tipo 5G potessero avere degli effetti negativi sulla salute. Ripercorriamo brevemente la storia che ha portato allo sviluppo della tecnologia 5G per capire come stanno realmente le cose.

Si parte dall’1G, tecnologia analogica, che rendeva possibile la comunicazione tra due soggetti grazie a uno scanner di frequenze radio. Il 2G ha permesso alle frequenze radio di diventare più sicure, introducendo l’invio degli SMS e la possibilità di scambiare dati in download fino a 250 Kbps.

Il 3G ha portato al download di siti, e-mail e messaggi istantanei, grazie ad un notevole incremento della velocità di connessione che ha raggiunto, in seguito, valori ancora più elevati con l’arrivo del 4G.

Il 5G comporta un servizio migliorativo non solo in termini di velocità: l’obiettivo è stato infatti quello di ridurre anche la latenza, di aumentare il risparmio energetico e il miglioramento complessivo delle performance.

Le fake news sul 5G

1. Il 5G ha effetti negativi sulla salute

La frequenza della rete 5G è senza dubbio più elevata rispetto a quella della rete 4G. Però è bene ricordare che se è vero che al crescere delle frequenze aumentano anche le onde, e dunque il livello di esposizione, cresce allo stesso tempo anche la banda che stabilizza il segnale e riduce i rischi.

In altre parole, come ribadito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, i campi elettromagnetici ai quali saremo esposti saranno sì più forti, ma non da causare danni agli esseri umani.

Non è dunque vero che aumenterà il rischio di sviluppare dei tumori, in quanto la rete 5G ha capacità ridotte di attraversare le barriere solide, tra le quali rientra anche il nostro corpo.

2. Il 5G provoca la morte dei volatili

Altra notizia infondata che ha avuto grande eco in rete è legata al caricamento di un video su YouTube nel quale veniva mostrata la moria di un gran numero di volatili nei Paesi Bassi.

Le voci diffuse facevano ricadere la colpa sulla presenza della tecnologia 5G e sul fatto che era stato svolto un esperimento al fine di verificare quale fosse l’estensione della nuova tecnologia.

In realtà, si è trattato di una fake news diffusa da gruppi di complottisti. Nel momento in cui furono effettuate tali riprese, infatti, nell’area non erano presenti stazioni di prova delle reti 5G.

3. Il 5G facilita lo spionaggio

Altre leggende metropolitane prive di scietificità, che sono state purtroppo amplificate dalla potenza della rete, sostengono che il 5G sarà in grado di violare i più rigidi protocolli di sicurezza e di favorire gli attacchi cyber.

La situazione reale è ben diversa in quanto, dato che la tecnologia 5G permette di abbassare i tempi di latenza, riducendo il tempo che intercorre tra l’invio e la ricezione di un segnale, sarà più complicato riuscire a intercettarlo e a infettarlo con un malware.

4. Il 5G non migliora le prestazioni di rete

Oltre a tutto questo, si crede che il 5G non porterà davvero vantaggi in termini di miglioramento delle prestazioni di rete per gli utenti: anche in questo caso, si tratta di una convinzione sbagliata.

La rete 5G permetterà, infatti, di migliorare l’esperienza utente, per esempio nella visione di contenuti video in streaming, ma anche di risolvere i problemi di congestione del traffico dati in luoghi quali autobus, treni, stazioni, stadi, mezzi privati in movimento.

Inoltre, sono molti gli utenti disposti a pagare anche qualcosa in più per un’offerta 5G se in cambio potranno avere una maggiore velocità, servizi innovativi e una rete sicura, che non esponga al possibile furto di dati online.

5. Il 5G ha provocato il coronavirus

La balla più grossa, però è senza dubbio quella che attribuisce alla rete 5G la colpa di aver favorito la diffusione del coronavirus nel mondo. A questa notizia cospiratrice purtroppo in molti hanno dato credito.

Si tratta di mere suggestioni, prive di qualsiasi fondamento scientifico, che trovano terreno fertile in un periodo storico caratterizzato dal crollo di tante certezze. Il 5G nasce per facilitare la vita dei consumatori, non per minacciarla.

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