Comuni piacentini: la storia di Caminata
Curiosità e sfottò dell'ex comune dell'alta Val Tidone. Lo sapevate che un tempo si chiamava San Sinforiano?
Caminata (Caminà in dialetto piacentino) è stato un comune di 247 abitanti situato in val Tidone nella provincia di Piacenza. Dal 1º gennaio 2018 Caminata, insieme con Nibbiano e Pecorara, è confluito nel nuovo comune di Alta Val Tidone: la nuova sede municipale è situata a Nibbiano.
Caminata è un piccolo centro agricolo della Val Tidone dalla storia millenaria. Camminamenti segreti (da cui probabilmente trae il nome), oggi murati, torri, botteghe medioevali sono le caratteristiche del borgo, già dogana della Contea di Bobbio, tra lo Stato Sabaudo ed il Ducato di Parma e Piacenza.
Gli abitanti vengono soprannominati come “I Siùr”, con evidente riferimento alle migliori condizioni sociali in cui pare vivano gli abitanti residenti del piccolo centro. Con un vezzeggiativo sarcastico, a volte vengono anche chiamati “i tutù”, parola che nel dialetto locale richiama lo scarto della melica, cioè ciò che rimane nella pannocchia di melica dopo che la stessa è stata spogliata dai “malgàss” e dai chicchi. “I Malgàss”, cioè le foglie secche della pannocchia di granoturco maturo, ancora in tempi non lontani, venivano usate per fare i materassi su cui dormivano i contadini.
Caminata nel XV secolo si chiamava “San Sinforiano”, e nella sua storia questo comune ha cambiato nome più volte. Sinforiano era un militare romano che fu martirizzato ad Autun, una cittadina della Francia dell’epoca romana, dove fu fatto decapitare fuori dalle sue mura dall’imperatore Aureliano. In paese il Santo si festeggia ancora il 22 agosto.
Per un periodo, la località fu anche chiamata “La Caminata”, ma quando passò sotto la giurisdizione amministrativa della provincia di Pavia, il comune fu chiamato “Caminata Pavese”, mentre dal 1950 l’allora comune, ormai nel territorio piacentino, fu chiamato definitivamente “Caminata”.
Il termine con cui oggi è chiamato questo paese esprime la caratteristica funzione che avevano le abitazioni anticamente, tutte comunicanti tra di loro attraverso dei cunicoli chiamati appunto “camminare”.
Fin dal periodo longobardo, quindi dal 500 d.C., ha avuto la vocazione militare di borgo fortificato a causa della sua posizione di confine strategicamente importante, dove oltre agli scontri militari, prosperavano intense attività di contrabbando e brigantaggio.
Le strade erano strette, con cunicoli sotterranei che erano sicure vie di fuga che i “capimastri” del tempo costruivano di cantina in cantina per garantire al proprietario di casa di potersi sottrarre da sopraggiunti pericoli di incursioni malandrine senza essere scoperto.