«Bisogna comunque tutelare il gioco lecito»
In riferimento all'articolo sul gioco d'azzardo nella provincia di Piacenza, gradirei evidenziare alcune inesattezze. La premessa che la disinformazione e il proibizionismo sono la linfa del gioco illecito. Quindi come fonte di informazioni ritengo che le notizie debbano essere controllate. La cifra monstre di 100 miliardi è una fake news. La cifra effettiva di gioco e di circa 19 miliardi che suddivisi i maggiorenni comporta una media nel comparto gioco di circa 0,90 cent al giorno. se poi consideriamo le VLT (sale gioco) e slot (esercizi al dettaglio, bar tabaccherie) la cifra si riduce a ,54. se poi consideriamo solo le slot nei punti gioco oggetto dei famosi distanziometri la cifra risulta di 0,27 cent al giorno. I circa 100 miliardi deriva da una errata valutazione. Faccio un esempio. Se nel portafoglio ho 10 euro e li gioco alla slot e ne vinco 20 e li reinvesto in gratta e vinci e perdo tutto qual è la mia spesa effettiva? 10 euro. Da una indagine di mercato della quaeris alla domanda se fosse vietato il gioco lecito, il 49,2% ha risposto che avrebbe cercato alternative illegali, il 37,9% giocherebbe on line e il 6,5% smetterebbe di giocare. Quindi si dovrebbe cominciare a considerare gli esercizi pubblici come balluardo contro l'illegalità anziché demonizzarli. L'esempio più classico è il proibizionismo negli Usa circa 100 anni fa. L'eliminazione di un prodotto dagli esercizi pubblici ha di fatto creato e favorito la mafia. Chi promuove l'eliminazione del gioco lecito, come in Piemonte dove circa il 90% degli esercizi non può tenere una slot di fatto crea una sorta di eliminazione del gioco lecito, con il prosperare del gioco illecito (vedere articolo La Stampa - Totem). Voi avete un compito molto importante, non per la diffusione del gioco ma di salvaguardia della liceità del gioco. Chi non si accorge di questo fa un enorme favore alle Mafie.
Luigi Bonardi