«In via XX Settembre venditori molesti con la scusa della beneficenza»
L'altro giorno in via XX Settembre vicino alla farmacia Corvi un ragazzo di età compresa tra i 20 e 25 anni ha fermato due minorenni (tra cui mia sorella) per vendere loro le famose “cartoline” che da anni assillano il centro della nostra città. La motivazione per cui era necessario chiedere beneficenza è “ragazzi orfani che non hanno uno o entrambi i genitori”. Anche se mi sembra scorretto chiedere a dei minorenni di donare dei soldi senza un genitore o accompagnatore maggiorenne una qualsiasi cifra, non è il fatto che mi ha turbato maggiormente. Il vero problema è che questo ragazzo ha incessantemente insistito su queste due ragazzine di 14 anni prima bloccandole indirettamente sulla strada ponendosi davanti a loro senza possibilità di farle passare. Successivamente ha afferrato entrambe per un braccio e, non mollando la presa, ha chiesto loro il denaro. Una delle due ragazze, essendone terrorizzata, ha mostrato il suo portafoglio dalla parte delle monete per dimostrare di avere solo pochi spiccioli. Lui ha insistito, affermando di avere notato dei soldi cartacei e si è permesso di sfilarli dal portafoglio chiedendo solo dopo averli in mano di poterli prendere. Le ragazze, spaventate, sono scappate e la prima, piangendo, ha chiamato la madre. Quest’ultima e la sorella si sono recate sul posto per chiedere spiegazioni a questo individuo e denunciarlo. Lui però ha iniziato a urlare minacciandole di chiamare la polizia e affermando che faceva questo “lavoro” da anni. La sorella maggiore ha provato, riuscendoci, a scattare una foto ma lui l’ha aggredita colpendole il cellulare per ostacolarla. Successivamente è scappato prima che arrivasse la polizia.
Scrivo questa testimonianza per far sì che non avvenga più una cosa del genere dato che da anni ormai siamo invasi da queste persone che, con scuse benevole, pretendono i soldi dalla gente.
Cordiali saluti (sorella della vittima)