rotate-mobile
Segnalazioni Farnesiana

Bandiere di pace alle finestre per dire no alla guerra in Ucraina

Appello e proposte ai piacentini per la pace in Ucraina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Le sottoscritte Associazioni e organizzazioni Sindacali piacentine accogliendo l’Appello di Papa Francesco e della Tavola della Pace e cercando di tenere fede ai cartelli posti all’ingresso della nostra città, Piacenza città costruttrice di Pace, concordano il seguente Appello per la Pace in Ucraina. • Siamo profondamente contrari a ogni nuova Guerra e una notizia negativa che non vorremmo mai dare è che la crisi tra Russia e Ucraina sfoci in una guerra. La sola idea che si debba tornare ad affrontare una guerra in Europa è una autentica follia. • Il contenzioso nasce anche dal tentativo di allargamento della Nato in Ucraina, proprio ai confini con la Russia che, ovviamente, è contraria. La questione non è chi è il buono e chi è il cattivo (di responsabilità ne hanno e parecchie tutti e due). La questione è che alla base del pericolo di una nuova guerra vi è, tra le altre cose, la volontà della Nato di estendere la sua presenza armata. Solo la neutralità dell'Ucraina può scongiurare questa guerra, una neutralità da costruire con accordi politici e non con prove di forza. • Sarebbe una pericolosissima regressione storica se la crisi sfociasse in una nuova guerra che avrebbe conseguenze devastanti per tutto il mondo. • Con le guerre non c’è nessuna possibilità di risolvere i problemi di povertà e di difendere i Diritti Umani. Non c’è la possibilità di concentrare gli sforzi contro la pandemia e per risolvere i problemi della gente. • Anzi si scaricherebbe su di tutti una catastrofe umanitaria, una crisi energetica ed economica di proporzioni incontrollabili. • Non sarebbe possibile promuovere la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. • L’Europa dovrebbe convintamente adoperarsi nelle sedi diplomatiche per evitare il conflitto. Per questi motivi : • Noi vorremmo che si levassero tante voci contro la guerra così come ha fatto Papa Francesco pregando il 26 gennaio per sensibilizzare alla Pace. • La Tavola della Pace ha invitato ad esporre bandiere di Pace alle finestre ed ai balconi. • Invitiamo tutti a inondare il Mondo di pensieri di Pace. • Invitiamo ogni scuola, ogni comune, ogni città, ovunque ci sia vita a scrivere messaggi, lanciare appelli, mobilitarsi ciascuno con i propri modi e le proprie forme per esprimere un grande desiderio di Pace! Inviateli a noi piacenzasolidale@gmail.com e li pubblicheremo! Queste sarebbero Notizie Positive: noi le pubblicheremo per dare voce alla Pace!!!! Proponiamo quindi alle scuole, al mondo del lavoro, alle Istituzioni locali e ad ogni realtà associativa di farsi carico di promuovere una cultura della Pace attraverso l’adesione ad alcune delle seguenti proposte:

• EDUCAZIONE ALLA PACE. Approfondimenti storici, geografici, sociali per comprendere le origini della crisi in Ucraina e stimolare riflessioni sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti. Tali approfondimenti comprendono lo studio della Costituzione italiana (il ripudio della guerra, sancito dall'articolo 11) e della Carta dell'ONU (il divieto di minaccia militare e di ricorso alla guerra). Sarebbe molto importante avviare percorsi di cittadinanza globale in cui gli studenti e i loro insegnanti utilizzino la tecnica della corrispondenza per scrivere a chi in Ucraina si sta impegnando per la pace.

• CITTADINANZA ATTIVA. Attivazione di assemblee nelle scuole, ma anche in tutti i luoghi dove le persone si ritrovano per predisporre comunicati, scritti personali e collettivi da inviare agli organi di stampa e per predisporre ogni tipo di azione utile a rendere visibile il ripudio della guerra. L'articolo 11 della Costituzione intesta all'intera nazione il ripudio della guerra, rendendo tale ripudio un compito dell'intera comunità nazionale, dalle istituzioni alla società civile ed è possibile organizzare incontri con i prefetti e i sindaci o inviare loro appelli.

• BANDIERE DI PACE. Esporre le bandiere della Pace ai balconi, alle finestre e dovunque sia possibile (piazze, ponti, monumenti, scuole, municipi, sedi sindacali e di associazioni) e poi fotografarle. Le foto possono essere inviate a piacenzasolidale@gmail.com corredate con una breve didascalia

• APPELLI DI PACE. Chi prende un impegno per la pace (sia esso un singolo cittadino o un'associazione) potrà firmare un appello (ognuno potrà predisporne uno). L'appello andrà propagato con ogni mezzo di comunicazione, dalla messaggistica (email, WhatsApp, Telegram, Messenger), ai social network, ai blog, ai siti web, ma anche nelle piazze, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle sedi sindacali, cercando di coinvolgere le radio, i giornalisti sensibili e ogni altro soggetto della comunicazione. • Importante che a prendere l’impegno di Pace e a firmare appelli siano anche intellettuali, docenti, parlamentari, consiglieri comunali e regionali. Chi fosse interessato a procurarsi le bandiere della Pace può recarsi presso la Camera del Lavoro di Piacenza in via XXIV Maggio, 18 presso gli uffici dello Spi Cgil che si rende disponibile a questa iniziativa e che ringraziamo. Foto di bandiere appese, appelli e altri lavori potrete inviarceli a piacenzasolidale@gmail.com Associazione The Bright Side – TG Buone Notizie Arci Piacenza Cgil/Camera del lavoro di Piacenza collettivo permanente Piacenza Gap Piacenza Movimento di Cooperazione Educativa – G. T. di Piacenza rete Piacenza Solidale Rete Radié Resch di Piacenza Chi vuole può aderire al seguente documento in qualsiasi momento scrivendo a piacenzasolidale@gmail.com

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bandiere di pace alle finestre per dire no alla guerra in Ucraina

IlPiacenza è in caricamento