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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Un aiuto all'ambiente contro l'inquinamento: il 22 settembre è la Giornata mondiale senza auto

Eliminare le macchine dalle strade, o almeno ridurle, avrebbe grossi benefici a livello ambientale, di salute e di sicurezza

Il 22 settembre è la Giornata mondiale senza auto, il World Car Free Day, appuntamento che invita le persone a non usare la macchina per 24 ore e muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

La ricorrenza è nata nel 2000 su iniziativa del World Carfree Network (WCN), la rete per un mondo senza macchine, dopo essere diventata un programma globale. L'obiettivo della giornata è spingere le persone a non mettersi alla guida della propria macchina o della propria moto per 24 ore e di muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

Il tutto per dare un assaggio alla collettività di come sarebbe la propria zona di residenza, sia essa una grande città o un piccolo comune, con un numero limitato di mezzi a motore in circolazione 365 giorni l'anno. Questo scenario porterebbe notevoli benefici per l'ambiente e per noi come individui.

La creazione della Giornata mondiale senza auto è arrivata sulla scia della nascita dei primi movimenti nazionali che, qua e là nel mondo, spingevano per la riduzione delle auto in circolazione. Le prime campagne europee ebbero luogo verso la fine degli anni Novanta nel Regno Unito e in Francia. Poi, nel 2000, anche l’Unione europea attraverso la sua Commissione organizzò un’iniziativa a livello continentale e lanciò la prima edizione dell’European Mobility Week, la Settimana europea della mobilità, in programma ogni anno dal 16 al 22 settembre. La Giornata mondiale dell’auto venne così inglobata, diventando la chiusura di questa sette giorni dedicata al tema dei trasporti.

Eliminare le auto dalle strade, o almeno ridurle, avrebbe risvolti positivi su diversi piani. In primis su quello ambientale: infatti imezzi di trasporto sono la fonte di emissioni di Co2, responsabile del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, che sta avendo la crescita più rapida secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

A livello di salute, invece, i veicoli rilasciano gran parte dell’inquinamento atmosferico che respiriamo, soprattutto nelle città. Nel 2019, secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, nel vecchio continente 307mila persone sono morte prematuramente per l’esposizione alle polveri sottili, le dannose particelle emesse anche dagli scarichi delle vetture alimentate a benzina/diesel. Di queste persone, riporta l’ente, 178mila (il 58%) avrebbero potuto evitare il decesso se solo avessero respirato un’aria più salubre.

Infine, c’è il tema della sicurezza sulle strade. Meno auto in circolazione significa muoversi a piedi e in bicicletta correndo meno rischi di incidente, anche mortali, per guida pericolosa. Proprio per questo, molti movimenti contro le macchine chiedono spesso la pedonalizzazione di alcuni percorsi e/o l’introduzione di limiti della velocità a 30 km/h nelle città.

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