Viaggiare ai tempi del Covid: le regole europee per i voli
L'Easa e l'Ecdc hanno indicato delle linee guida da seguire per ritornare a viaggiare in Europa: se non è possibile il distanziamento sociale c'è l'obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio
L'Easa (Agenzia Europea per la sicurezza aerea) e l'Ecdc (Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie) hanno indicato delle linee guida da seguire per ritornare a viaggiare in Europa durante l'emergenza Coronavirus.
Volare in Europa: cosa fare
- Lo spazio minimo tra due soggetti deve essere di 1,5 metri dove consentito dal numero di passeggeri, dalla configurazione della cabina e dai requisiti di distribuzione dei pesi a bordo
- Se il distanziamento non può essere garantito il requisito base è quello di indossare la mascherina dall'ingresso in aeroporto e fino al termine del viaggio
- Obbligo della mascherina non sussiste per chi ha meno di 6 anni
- La mascherina deve essere cambiata ogni 4 ore; bisogna quindi averne numero sufficiente per concludere il viaggio
- Autocertificazione sul proprio stato di salute al momento del check-in online prima di ottenere la carta d'imbarco con conseguenze penali in caso di dichiarazione falsa
- Limitato l'accesso al terminal ai passeggeri con temperatura corporea di 38° (in Italia è 37,5°)
- Le compagnie aeree per evitare che si presentino ai terminal persone che non stanno bene dovrebbero offrire incentivi come la possibilità di cambiare la prenotazione o ottenere il rimborso del biglietto con certificazione medica annessa
- E' stato consigliato di minimizzare la quantità di bagaglio a mano presente in cabina
- Lo sbarco dovrebbe prevedere l'uscita per file da quella più vicina alla porta e partendo da quelli lungo il corridoio, poi il posto centrale, infine finestrino
- L'imbarco invece dovrebbe cominciare chiamando i passeggeri seduti a partire dall'ultima fila; in alternativa possono essere imbarcati prima coloro che sono seduti accanti al finestrino, poi quelli seduti centralmente ed infine quelli seduti lungo il corridoio