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La strategia di Piacenza per respirare meglio

Tornano in vigore le limitazioni al traffico previste dall'Accordo regionale per promuovere la mobilità sostenibile e tenere sotto controllo le polveri sottili

La qualità della vita, è persino superfluo ribadirlo, è intrinsecamente legata a come si respira. Le province dell’Emilia Romagna hanno deciso di non abbassare la guardia sull’argomento, tenendo alta la soglia dell’attenzione. È questo il senso dell’accordo sulla qualità dell’aria, al quale ha aderito anche il comune di Piacenza.

Il programma, che inaugurato l’anno scorso è in vigore fino al 2015, prevede in regione interventi per 35 milioni di euro, misure strutturali, gestionali ed emergenziali e limitazioni della circolazione per promuovere la mobilità sostenibile e incidere in modo significativo sulla presenza di smog, cercando di favorire le buone prassi.

Le misure dell´Accordo intervengono soprattutto sulle polveri sottili, che sono la causa di una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell´Emilia-Romagna. Il nuovo provvedimento adotta un approccio trasversale e integrato, che prende in considerazione i vari settori emissivi di sostanze inquinanti (produzione di energia, riscaldamento civile, agricoltura, industria) e stabilisce misure di intervento non solo nell´ambito della mobilità. Anche l´articolazione delle misure, strutturali, gestionali ed emergenziali, rappresenta un elemento di novità.

 L´Accordo è il decimo promosso dalla Regione per affrontare con misure organiche su tutto il territorio regionale il problema dell´inquinamento atmosferico. “L’insieme dei provvedimenti varati nel corso degli ultimi dieci anni hanno contribuito a una progressiva riduzione dei principali inquinanti, comprese le PM10, un segnale positivo che conferma quanto sia importante continuare - spiegò l´assessore regionale all’Ambiente Freda, presentando il Piano nel luglio dell’anno scorso-. Il testo sottoscritto oggi è il frutto di un percorso a cui hanno partecipato in modo fattivo tutti gli Enti e che ha tenuto conto delle varie istanze ricevute, anche da parte delle associazioni. L´intesa si pone in continuità con le azioni adottate negli anni scorsi, ma interviene rafforzando le misure per il risanamento della qualità dell´aria”.

Da oggi, con l’inizio di ottobre, tornano in vigore le limitazioni al traffico previste dall’Accordo regionale. Le disposizioni sono invariate rispetto all’anno scorso, a cominciare dal divieto di circolazione – tra il 1° ottobre 2013 e il 31 marzo 2014 – dal lunedì al venerdì tra le 8.30 e le 18.30, per le tipologie di veicoli più inquinanti (Euro 0 a benzina, Euro 1 o 2 a diesel, senza filtro antiparticolato). E, sino al 30 novembre prossimo, con sospensione nel mese di dicembre e ripresa del provvedimento dal 7 gennaio al 31 marzo, è in atto il blocco generale del traffico dalle 8.30 alle 18.30, che esclude unicamente i mezzi di livello pari (o successivi) a Euro 4 se a benzina o Euro 3 a diesel, questi ultimi purché dotati di filtro antiparticolato. Contestualmente, la prima domenica di ogni mese – fatta eccezione per dicembre – riproporrà le stesse limitazioni del giovedì, sempre dalle 8.30 alle 18.30, con facoltà di revoca solo se nei sette giorni precedenti non saranno stati rilevati, sull’intero territorio regionale, superamenti del valore limite di 50 microgrammi di Pm10.

Qualora le centraline di monitoraggio di Piacenza registrassero sforamenti di tale quota per sette giorni consecutivi sul territorio urbano, sono previste misure di emergenza: il dato viene comunicato da Arpa nella giornata del martedì, comportando l’eventuale blocco straordinario della circolazione per la domenica successiva, con le stesse modalità del giovedì. Nel caso in cui il superamento dei valori si protraesse per 14 giorni consecutivi, a Piacenza o in un’altra provincia emiliano-romagnola, sull’intero territorio regionale si adotteranno, nei Comuni che hanno sottoscritto l’Accordo sulla qualità dell’aria, disposizioni aggiuntive al blocco domenicale del traffico: la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti riscaldati, il divieto di utilizzo di biomasse (legna, pellet, cippato o simili) in sistemi del tipo a camino aperto, negli immobili dotati di altri sistemi di riscaldamento, nonché l’aumento dei controlli sui veicoli in circolazione. “L’obiettivo – rimarca l’assessore alla Città Sostenibile Luigi Rabuffi – è sempre quello di tutelare la salute dei cittadini, senza dimenticare che l’attuazione di questi provvedimenti consentirà a Piacenza di partecipare a cofinanziamenti regionali per il potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità ciclopedonale”.

Il monitoraggio della situazione è importante, tanto più per Piacenza che, assieme a Reggio Emilia, è la città emiliano-romagnola dove si è registrato il minor numero di giorni con aria “accettabile” nel 2012. Stando infatti al “Report annuale sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna”, che tiene conto degli inquinanti che in regione presentano i problemi maggiori (PM10, ozono e biossido di azoto), le giornate risultate con aria “buona” o “accettabile” l’anno scorso sono appena il 59%.

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