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Un ufficio progettazione e direzione lavori che si occupa delle risorse idriche del territorio

Le vie d’acqua e la loro continua manutenzione sono una necessità imprescindibile per il territorio. Un’intervista a due professionisti del settore

Le necessità idrauliche del territorio sono interesse e materia di studio di numerosi esperti del settore impegnati a sostenere il nostro patrimonio ambientale.

Fiore all’occhiello per il territorio piacentino è un ente che si occupa di risorse idriche a uso plurimo che, oltre a vantare una professionalità comprovata, ha scelto di avere un ufficio progettazione e direzione lavori interno.

A farne parte, oltre a geometri e architetti, anche alcuni ingegneri tra cui Chiara Celada e Francesco Mantese con rispettivamente 8 e 20 anni di esperienza a servizio del territorio piacentino.
Due esperienze diverse, ma con numerosi punti in comune per quanto riguarda l’attenzione e la cura verso il territorio.
Stiamo parlando del Consorzio Bonifica di Piacenza.

Francesco, lei ha iniziato negli anni 2000. Qual è la sua esperienza?

“A parte un brevissimo periodo subito dopo la laurea in ingegneria civile, anch’io ho sempre lavorato in bonifica. Fino al 2009 al Consorzio Bacini Piacentini di Levante e successivamente a quello che oggi è il Consorzio di Bonifica di Piacenza subentrato al primo in seguito all’unificazione con il Consorzio Bacini Tidone e Trebbia. Un passaggio che per quanto mi riguarda è stato occasione di confronto e di crescita all’interno di un ambiente stimolante e giovane. Per me lavorare qui non è solo dovere, è anche una passione”.

Chiara, quali sono le attività a cui deve adempiere un progettista e un direttore dei lavori?

“L’ingegnere progettista effettua le indagini preliminari come ad esempio quelle geologiche, archeologiche e belliche. Poi dimensiona l’opera e completa la progettazione.

Il Direttore Lavori (DL) segue l’esecuzione dell’opera, è responsabile del cantiere e redige gli atti contabili a supporto. Io personalmente ho lavorato soprattutto ad opere irrigue. Tra le più importanti ci sono: la nuova condotta in Val d’Arda; cinque laghetti irrigui in Val d’Arda e Tidone; una decina di pozzi sparsi sul comprensorio di pianura; il miglioramento del telecontrollo (sistema che permette la gestione da remoto di paratoie e opere di derivazione delle acque); la ristrutturazione del Traversante Mirafiori”. 

Francesco, di quali progetti e cantieri si è occupato principalmente?

“Ho seguito molti progetti in questi anni, a volte solo contribuendo alla fase propedeutica altre arrivando fino al completamento dell’opera. Ricordo ad esempio: alcuni canali diversivi utili alla sicurezza idraulica e di bonifica a Castelvetro, a Pontenure, a Gazzola, a Caorso e a Cortemaggiore e importanti snodi idraulici per la distribuzione irrigua a Fiorenzuola d’Arda e a Piacenza; la progettazione della pista ciclabile che da Fiorenzuola giungerà a Baselica e la condotta in Val d’Arda di cui diceva Chiara. Attualmente sono il Direttore Lavori del laghetto irriguo di Fabbiano in comune di Borgonovo Val Tidone che è stato completato e verrà collaudato la prossima primavera e dell’impianto di sollevamento delle acque a fini irrigui e ambientali a Ronchi di Caorso”.

Chiara, cosa le piace del suo lavoro?

“Innanzitutto è in linea con i miei studi ma poi è vario e mi permette continuare ad imparare. A non mancare mai è il confronto con l’Architetto Pierangelo Carbone che è il nostro responsabile oltre ad essere Direttore d’Area Tecnica e Generale. A piacermi è poi il rapporto che si è creato con i colleghi con i quali non manca la collaborazione e l’occasione di una battuta per alleggerire i momenti di stress”.

Francesco, cosa piace di più del suo lavoro?

“Mi dà grande soddisfazione vedere realizzato quello che ho progettato e a cui lavorato e mi inorgoglisce essere parte di questo ufficio perché so l’impegno che c’è dietro e il valore che produce in termini di sicurezza idraulica e di ricadute. Di carattere poi sono una persona sempre entusiasta a cui piace lavorare anche sporcandosi le mani in cantiere se serve".

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