rotate-mobile
Altro

La storia del piccolo rugbista Michele Rangoni, dal brutto infortunio alla meta vincente

Dopo aver subito una frattura al volto accolta dalla comunità con toni allarmanti, l'adolescente dei Lyons Piacenza con coraggio è ritornato in campo ed ha aiutato la sua squadra a vincere il torneo della Mole di Torino

Il rugby è uno sport di contatto, molto agonistico, e come per qualsiasi altra attività che prevede collisioni o scontri più o meno fortuiti, possono esserci anche degli infortuni. Dopotutto ci si allena anche e soprattutto per essere pronti e preparati a queste situazioni. Ma non si può evitare l'imponderabile, e purtroppo gli incidenti pur se brutti fanno parte del gioco.

Lo scorso ottobre uno di questi episodi ha purtroppo coinvolto un ragazzo dell’under 13 dei Lyons Piacenza. Michele Rangoni, 12 anni, mentre stava giocando la partita di fine allenamento ha avuto un contrasto di gioco e, nel cadere, ha sbattuto il volto contro il ginocchio di un compagno di squadra. Sul campo è prontamente intervenuto lo staff tecnico per il primo soccorso in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che lo ha poi trasportato, in evidente stato confusionale, in ospedale. Il responso della Tac che è stata effettuata al nosocomio piacentino parlava di una frattura composta maxillo-facciale, dando esito negativo sia per un trauma cranico che per un trauma cervicale. Trasportato successivamente all'ospedale di Parma per ulteriori accertamenti, l'adolescente è rimasto sotto osservazione e siccome lamentava dolore all’occhio è stato sottoposto anche ad una visita oculistica. Controllo che ha escluso la possibilità di un coinvolgimento oculare nell'incidente.

La notizia di questo infortunio si è comunque talmente amplificata con toni allarmati come spesso accade quando si tratta del rugby, che non è passata inosservata alla comunità piacentina. Effettivamente in un primo momento gli stessi allenatori e compagni, ma anche molti genitori e altri ragazzi che erano presenti al campo, si sono molto spaventati perché è stato davvero un brutto scontro. Per questo la sua storia è stata presa a cuore da tutti. Ma nonostante lo spavento, non appena Michele è riuscito a gettarsi alle spalle l'episodio e ricevuto l'ok dei medici, ha trovato il coraggio per ritornare sul campo di via Rigolli - dove per altro gioca anche la sorella maggiore con la formazione delle Pantere -, al quale è legato per i momenti di divertimento, per i sacrifici in allenamento ma soprattutto per l'amicizia con i suoi compagni.

Domenica 8 maggio, la sua squadra ha vinto il torneo della Mole di Torino, una delle manifestazioni rugbistiche più grandi d'Italia. La finale è andata ai supplementari ed è stata decisa da una golden meta che è stato proprio Michele a marcare permettendo ai Lyons di vincere la competizione. Festeggiato da tutti i compagni come un vero eroe, lui è corso ad abbracciare il suo allenatore Maurizio Dodici. Un abbraccio che ha emozionato tutti gli spettatori presenti, in particolare chi conosceva la sua storia, ma che racchiude l'essenza stessa dello sport: non è forte chi non cade mai, ma chi una volta caduto ha la forza di rialzarsi.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La storia del piccolo rugbista Michele Rangoni, dal brutto infortunio alla meta vincente

IlPiacenza è in caricamento