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Domenica, 24 Settembre 2023
Basket

La Bakery Piacenza doma Capo d'Orlando dopo una battaglia agonistica

Partita intensa, senza esclusione di colpi, che gli uomini di coach Federico Campanella hanno vinto grazie al contributo di tutti

BAKERY PIACENZA-CAPO D'ORLANDO 90-74

PARZIALI: 23-24; 38-48; 57-58.

PIACENZA: Morse 26, Venuto 7, Czumbel 2, Donzelli 8, Chinellato 2, Sacchettini 8, Carone n.e., El Agbani, Raivio 20, Bonacini 16, Lucarelli 1. All. Campanella.

CAPO D'ORLANDO: Diouf 10, Mack 11, Bartoli 3, Laganà 9, Poser 6, Telesca n.e., Vecerina 7, Romagnolo n.e., Reggiani 4, Traini 10, King 14. All. Cardani.

ARBITRI: Simone Patti, Gianfranco Ciaglia e Christian Mottola.

La Bakery dopo il ritorno al successo nella tana del fanalino di coda Orzinuovi, ha ospitato nel lunch match Capo d'Orlando. Uno scontro diretto in chiave lotta salvezza che i biancorossi sono riusciti a far proprio dopo aver sudato le proverbiali sette camicie.

Primo tempo

Sin dalla palla a due si vede tanta intensità in campo, con qualche errore di troppo da ambo i lati. La Bakery però inizia molto bene in difesa e con un ispirato Federico Bonacini parte decisamente meglio. Dopo un errore di Raivio che sbaglia un facile layup, Capo d'Orlando risponde con un 5-0 di break che vale il 6-7 al 4'. La forza fisica di Morse sotto canestro permette ai padroni di casa di riprendere un marginale vantaggio nel punteggio sul 19-16 all'8'. Gli isolani trovano con continuità punti dai soli americani Mack e King, e così al primo timeout quando mancano 1'03" alla prima sirena corta si è in totale equilibrio: 21 pari. Le ultime difese dei biancorossi però non sono all'altezza, e così Capo d'Orlando mette di nuovo il naso avanti scatenando l'ira di coach Campanella al primo riposo. Traini fallisce il gioco da quattro punti che sarebbe potuto valere il più tre, ma Diouf corregge un rimbalzo offensivo e al 14' gli orlandini conducono sul 27-31. La partita cresce ancor di più d'intensità, i contatti tra i giocatori non mancano, e da qualche parola di troppo la panchina ospite si vede mostrare la 'grande t'. Raivio però continua a litigare col ferro e sbaglia il libero. Quando Laganà scippa il pallone e subisce fallo in contropiede realizza i liberi che valgono il +8. Con l'inerzia dalla propria, Vecerina protesta veemente per un fischio dell'arbitro dando un calcio al secchio del latte. Lucarelli e Morse capitalizzano dalla linea della carità, e a 3'30" dalla fine della seconda frazione il tabellone luminoso recita 32-35. Lo spartito della gara però non cambia, Piacenza non riesce a mettere una pezza alle varie scelte offensive degli avversari mentre il solo Morse (7/9 nel primo tempo) riesce a tenere a galla i biancorossi. Ma prima la tripla di Laganà e poi il tiro dell'Ave Maria di Traini sulla sirena dei primi 20' di gioco ritoccano il massimo vantaggio di Capo d'Orlando (38-48).

Secondo tempo

L'inizio della ripresa sorride di nuovo alla Bakery. Venuto e Bonacini (al rientro dopo un colpo al sopracciglio che lo ha costretto ad essere medicato) colpiscono dall'arco e confezionano l'8-0 di parziale dopo due giri di orologio che vale il 48-50 e costringe gli ospiti a chiamare timeout. Le cose migliori comunque i biancorossi le fanno vedere in difesa. Eppure dopo tanto soffire gli isolani riescono comunque a segnare in qualche maniera con Diouf che schiaccia. Bonacini però recupera palla e s'invola in contropiede, ma non riesce ad impattare il punteggio sbagliando il libero aggiuntivo. La parità è questione di secondi dato che sempre lui segna il canestro del pari 55 al 28'. Si lotta, tanto, e ad ogni rimbalzo è un groviglio di corpi che provano a sopraffarsi. Dopo una prova incolore in attacco, spetta a Raivio (4/11 da 2, 0/3 da 3 e 1/3 ai liberi) riportare avanti Piacenza. Il finale di terzo periodo però è amaro, perché proprio l'americano commette fallo su Reggiani che segna. Coach Campanella per la rabbia si vede chiamare un tecnico, e così gli avvesari chiudono di nuovo avanti. L'ultimo quarto è un'altra tonnara. Donzelli firma la tripla del vantaggio, Chinellato e Czumbel i liberi del 66-59 al 32'. Sono di capitan Sacchettini i tre canestri consecutivi e la successiva difesa su King a rappresentare lo spartiacque della gara (72-63 a 4'30" dalla fine). L'emorragia di Capo d'Orlando è terminata dalla tripla di Laganà, alla quale risponde immediatamente Donzelli con la stessa moneta per l'81-67. I due canestri griffati da Raivio per il più 18 sanno di chiodi sulla bara, con gli ospiti che chiamano il minuto di sospensione a 1'23" dalla sirena. Cosa che nulla frutta visto che Bonacini ruba un altro pallone e lo converte nella schiacciata in campo aperto che fa esplodere l'entusiasmo del palazzetto.

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