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L'Assigeco alza bandiera bianca, vince e passa Scafati

I rossoblù sono calati dopo l'intervallo proprio come in gara uno. Devoe poco appariscente, per Sabatini 0/6 dal campo, il migliore è stato Pascolo

GIVOVA SCAFATI-ASSIGECO PIACENZA 77-59

PARZIALI: 23-19; 46-31; 65-43.

SCAFATI: Mobio 6, Daniel 12, Grimaldi, Perrino, Parravicini, De Laurentis 6, Clarke 19, Rossato 10, Cournooh 10, Monaldi 6, Cucci 3, Ikangi 5. All. Rossi.

PIACENZA: Bellan 8, Kohs 4, Seck, Devoe 15, Galmarini 2, Gajic 7, Pascolo 12, Guariglia 6, Querci, Sabatini 5. All. Salieri.

ARBITRI: Ursi di Livorno, Caforio di Brindisi e Radaelli di Rho.

La partita della verità. Questa gara cinque della semifinale playoff si gioca in un PalaMangano pieno fino all'orlo, con i biglietti esauriti ore prima della palla a due. Scafati davanti al proprio pubblico già in festa vuole proseguire la rincorsa alla serie A. L'Assigeco Piacenza dal canto suo, ha la volontà di non svegliarsi da questo sogno che fin qui le ha permesso già di raggiungere la vetta più alta della sua storia. Dunque si gioca in una bolgia vera, e non potrebbe essere altrimenti per un palcoscenico di questo tipo.

Primo tempo

Palla a due che sorride a Piacenza che può imbastire il primo attacco anche se il primo canestro è dei locali. Ad ogni canestro dei gialloblù è un boato. Gli ospiti però non si fanno intimorire, Clarke segna da tre ma i rossoblù tengono botta e al 5' pareggiano a quota 9 con la tripla di Gajic. Da lì in poi s'innesca un continuo botta e risposta che vede adesso l'una e poi l'altra squadra passare in vantaggio. La tripla di Cournooh, dopo l'errore di pochi secondi prima, prova a spezzare questo equilibrio sul 17-15. Con la stessa moneta però risponde ancora Gajic ed è nuovo sorpasso Assigeco. Entrambi i coach provvedono a fare delle sostituzioni per provare a mantenere alta l'intensità e l'energia, ma la girandola di cambi premia Scafati che sul finale del primo quarto allunga sul +4 alla prima sirena breve. Il secondo periodo non è molto differente da quello precedente. Nonostante dopo 2' Piacenza chiami il primo timeout sul parziale di 26-21, sono davvero tanti gli errori sia da un lato che dall'altro, e a rimbalzo è una lotta continua. Al ritorno in campo Mobio e Kohs in uno dei tanti contatti fisici vanno a muso duro e questo non fa altro che riscaldare ancor di più il clima già bollente di per sè. Rientra Monaldi per Scafati, e il play serve immediatamente Clarke che segna da tre. La stessa guardia americana si ripete in penetrazione nell'azione successiva e permette ai padroni di casa di raggiungere la doppia cifra di vantaggio sul 31-21 al 14'. Questo costringe l'Assigeco a chiamare timeout, cosa utile visto che alla prima occasione si rivede un'azione ben costruita con Guariglia che da sotto appoggia al vetro due punti. Monaldi però regala un altro cioccolatino a Daniel, mentre Sabatini non è da meno quando permette a Pascolo di realizzare il 33-25 sul quale questa volta è coach Rossi che preferisce parlarci su. Monaldi continua a sfornare assist per i compagni mentre l'Assigeco sbaglia diversi tiri liberi (a fine serata sarà 17/26) che pian piano aprono un solco sul 41-27 al 18'. La gara in un amen sembra girare a favore dei padroni di casa quando Daniel realizza due canestri consecutivi. Eppure nonostante tutto gli ospiti riescono ancora una volta a tenere botta, e addirittura hanno il tiro per poter accorciare prima dell'intervallo che però Gajic spreca preferendo una conclusione da lontano senza accorgersi che Bellan è posizionato più vicino a canestro.

Secondo tempo

Alla rientro sul parquet la freccia sorride a Piacenza, che capitalizza con il taglio di Pascolo ben servito da un Devoe poco appariscente (4/11 al tiro e 0/6 da 3). Monaldi però decide di mettersi in proprio e segna dalla distanza. Replica Guariglia, ma al festival della tripla partecipa anche Clarke per il 52-36 al 23'. Si continua a lottare su ogni possesso, e segnare non è davvero cosa semplice. Si susseguono una serie di errori, e mentre la penetrazione di Pascolo - decisamente il migliore tra i suoi (6/9 da 2, 5 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 1 stoppata) - serve a dare ossigeno agli ospiti, l'ennesima tripla di Clarke permette ai locali di mantenere saldo il timone dell'incontro sul +15. Vantaggio che sale a cifra tonda quando è l'ex di turno Rossato che manda a bersaglio la bomba del 60-40 al 28'. E' forse questo il canestro che spezza le gambe a Piacenza. Infatti l'inerzia questa volta pende davvero tutta dalla parte dei gialloblù, che chiudono in crescendo la terza frazione del match. Gli ultimi seicento secondi non vedono cambiare il canovaccio della gara. Scafati riesci ad arrivare fino al +25, con la tripla di Kohs che cerca comunque di tenere viva Piacenza sul 71-49 al 33'. I ritmi della gara si abbassano drasticamente, e passano i minuti nei quali si segna davvero poco. La tripla di Ikangi fa esclamare un altro sussulto al PalaMangano, mentre la gara si avvia verso la sua conclusione. L'Assigeco però i remi in barca proprio non ne vuole saperne di tirarli, nonostante coach Salieri richiami in panchina Sabatini (36' con 0/6 dal campo). E così i viandanti riescono a ricucire nuovamente sul -19 a poco meno di due giri di orologio al termine. Ma ormai la partita è decisa, Scafati svuota la panchina con gli ingressi anche di Grimaldi e Perrino, mentre il palazzetto inizia a pregustare la finale per la serie A.

Alla sirena finale si vedeva un po' di sconforto sui volti dei rossoblù, eppure nonostante il risultato devono essere orgogliosi di ciò che hanno fatto. Non solo per essere arrivati a giocarsi una semifinale playoff, ma soprattutto per aver portato alla decisiva gara cinque una corazzata come Scafati costruita per essere esattamente qui. Proprio come in gara uno, Piacenza si è un po' persa alla distanza, faticando soprattutto in attacco ma senza mai mollare o indietreggiare in difesa. Costringendo così gli avversari a sudare ogni singolo punto.

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