Se l'ingaggio di Federico Miaschi aveva fatto intendere che l'Assigeco Piacenza voleva fare sul serio, l'ultimo acquisto che risponde al nome di Kameron McGusty può dissipare ogni dubbio. La compagine del presidente Franco Curioni, dopo aver raggiunto una storica semifinale promozione la stagione scorsa, quest'anno vorrà non solo ripetersi ma provare anche a spingersi un po' più in là. Non parliamo di promozione, perché a conti fatti ci sono squadre che hanno davvero costruito dei roster per provare il salto di categoria. Ma questa Piacenza sembra più lunga e completa della passata annata, e pronta a dar fastidio a chiunque. «Cercavamo il giocatore giusto - ha dichiarato il direttore sportivo rossoblù Alessandro Pagani -, e Kameron lo è. Abbiamo parlato più volte con lui, e ci ha convinto che fosse adatto alle nostre esigenze non solo da un punto di vista tecnico ma anche e soprattutto umano».

La dirigenza piacentina ha atteso di ingaggiare il miglior giocatore possibile, quello che potesse far fare davvero il salto di qualità. Ha addirittura iniziato la preparazione della squadra senza sciogliere i dubbi, ma adesso il roster è completo. Nella notte scorsa c'è stato lo scambio di documenti firmati dalle parti che ha così sancito l'arrivo del giocatore in Italia. McGusty è un esterno, classe '97 di 196 cm, originario del Texas che sin da giovane si è dimostrato un prospetto interessante. Trasferitosi in Kansas per frequentare il liceo e migliorare le sue abilità, ha poi giocato al college con l'università di Oklahoma insieme a Trae Young. Due stagioni con i Sooners e la decisione di cambiare area, per intraprendere l'avventura con i Miami Hurricanes che gli hanno permesso di affermarsi a livello nazionale. La scorsa primavera ha partecipato alla Draft Combine desideroso di mettersi in mostra davanti agli scout Nba, poi è stato invitato al Camp della G-League dove ancora una volta si è ben comportato. Tutti importanti passi di avvicinamento al Draft Nba dove però non è stato scelto. Poco importa, perché McGusty non è di certo un ragazzo che si butta giù. Ha giocato la Summer League di Las Vegas con i Detroit Pistons, ed ha iniziato a sondare il mercato dei free agent, e tanti club in Europa hanno cercato di accaparrarselo: Trento e i tedeschi di Ulm su tutte.

«Aveva diverse offerte importanti - ha detto Pagani -, ma ha scelto di giocare per noi perché conosce sia Markis McDuffie che Gabe Devoe che gli hanno parlato bene della società». E proprio come i suoi due precedessori in quel ruolo all'Assigeco, l'americano crede che una stagione nell'A2 italiana possa essere un trampolino di lancio per lui. «Siamo convinti che possa fare davvero bene, ma sappiamo anche che dovrà passare una prima fase di ambientamento. Per questo ci auguriamo che nella seconda parte del campionato e poi nella post season - ha concluso il ds rossoblù - possa diventare un trascinatore». Sempre in doppia cifra per punti (13.3 nell'ultima stagione), mai sotto il 32% da 3 in carriera, s'impegna a rimbalzo e in dfesa e gli piace passare il pallone. Giocatore quasi completo, è stato nominato prima rookie della Big 12 e poi nel miglior quintetto dell'Acc, la conference universitaria dove giocano anche le forti Duke (l'anno scorso un suo canestro ha battuto Paolo Banchero e compagni) e North Carolina.

Insomma, l'ingaggio di McGusty è un bel modo per l'Assigeco Piacenza anche per lanciare la campagna abbonamenti per la nuova stagione, "Due territori, un club, una sola passione". Sabato 27 agosto, dalle ore 17.00 presso il PalaBanca, in occasione della prima uscita casalinga della stagione da parte della squadra di coach Stefano Salieri che affronterà il college newyorkese dei Siena Saints, sarà possibile sottoscrivere la propria tessera.