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Il Piace rimonta due volte ma non ripete l'impresa di Trieste: 2-2 con il Bassano

Finisce 2-2 la partita tra il Bassano e il Piace. I ragazzi di Monaco non riescono a ripetere la grande impresa di Trieste e adesso i playout sono vicinissimi

Il Piacenza non ripete la bella prestazione di Trieste e pareggia una partita tesa, ma tecnicamente scarsa e che ha messo in mostra la versione del Piacenza che purtroppo conosciamo e cioé quella della squadra un po’ disattenta, lenta e non determinata nelle ripartenze. Perché a distanza di soli tre giorni la compagine di Monaco abbia messo in mostra antichi e noti difetti non ce lo domandiamo più a novanta minuti dal termine della stagione regolare, ma resterà uno degli enigmi di questo torneo, pur tenendo presente che una squadra di giovani e giovanissimi a questi continui alti e bassi va spesso incontro.

Monaco sceglie Silva per sostituire Piccinni e rimette Volpe sulla destra tenendo Lussardi in panchina.Dopo trenta secondi, l’arbitro -Sig. Saia - mostra di voler essere protagonista incredibile dell’incontro e, su un contatto da ballerina tra Marchi e Proietti sullo spigolo sinistro dell’ area di rigore-appena fuori dall’ area, decreta un pazzesco calcio di rigore a favore dei giallorossi, i cui tifosi si rivolgono quasi in massa a ringraziare il Santo Patrono loro per questa grazia non richiesta.

Bassano-Piacenza 2-2 ©Alberese/IlPiacenza

Correa insacca rasoterra alla destra di Ivanov.Il Piacenza accusa il colpo e rischia di subire altri gol; inoltre Marchi è visibilmente nervoso per il rigore e interviene più volte sul “reo” Proietti in modo scomposto, ma non solo, perché per foga vendicativa perderà nel primo tempo non pochi palloni.Al 4’ Longobardi aggancia in area nel settore centro sinistra, controlla il pallone a mezza altezza e poi viene contrato da Visconti cadendo a terra: rigore per rigore, lo sarebbe stato più questo di quello fischiato, ma qui, nello stupore generale, l’ Arbitro fa cenno di proseguire.

Al 12’, su un pallone perso da Marchi sulla fascia destra nella metà campo avversaria, Ferretti lancia Gasparello che da solo entra in area e poi tira in diagonale, ma non angola  a sufficienza e Ivanov para a terra in due tempi.Ma i biancorossi danno segni di ricompattamento e Bombagi al 17’ prende palla a centrocampo sulla trequarti, dribbla tre avversari, invita  Grillo all’ uscita e sull’ accenno di questa lo batte con un preciso rasoterra alla sua sinistra.

Il Piacenza si rianima, il Bassano prende paura e per almeno cinque minuti i biancorossi potrebbero raddoppiare con relativa facilità.Terminato però questo breve periodo di netta superiorità, ci pensa Ivanov mancando una facile presa alta in uscita a riportare l’ incontro sulla trama precedente, con un Bassano che preme ed i biancorossi che provano a ripartire, con poca convinzione.Al 32’ il lento Silva raccoglie un rinvio dalla difesa giallorossa e tira da  25 mt, Grillo para a terra in due tempi.

Al 42’  Ferretti raccoglie al limite dell’area piacentina, centralmente ed il tiro lambisce il palo alla sinistra di Ivanov che guarda sorpreso dalla traiettoria.Due minuti dopo Ferretti si ripete, si libera centralmente di due difensori e poi il pallone calciato  ripercorre il tragitto seguito appena prima.Le squadre rientrano negli spogliatoi e si possono trarre alcune osservazioni, tecniche e non.Ruggeri è tatticamente distratto o indisciplinato, dal momento che  quando perde pallone non insegue mai l’ avversario, costringendo uno dei due centrali a continue diagonali sulla sinistra.

Silva non ha il passo per questa categoria, è lento, in ritardo, mai un lancio, sempre l’ appoggio a pochi metri, una scelta del Mister  non azzeccata.I biancorossi non sono incisivi, il Bassano non ha fatto nulla di particolare per mettere in difficoltà la retroguardia emiliana, ma in avanti abbiamo visto un Lisi evanescente ed un Volpe inconcludente, mentre Giovio si nasconde e tutto il gioco è sulle spalle di Bombagi.Non ultimo, i 54 ultras biancorossi, piazzati sulla tribuna opposta a quella centrale, che, all’ inglese, non hanno mai smesso ( e non smetteranno fino al termine) di inneggiare ai colori biancorossi, alla salvezza, a Monaco, al “noi ci crediamo”.

Il rientro per il secondo tempo è accompagnato dai vorticosi calcoli che molti tifosi si scambiano in relazione ai risultati parziali degli altri campi, ma non ci sono sostituzioni.Al 4’ Longobardi fa esplodere lo stadio con un’ azione caparbia e molto prolungata, trovando collborazione in Bertoncini che, nel settore centro destra dell’ area, lo lascia girare essendo inizialmente marcato alle spalle, Longobardi non chiede di meglio e batte Ivanov con un rasoterra che passa sotto molte gambe e si insacca alla base del palo alla destra del portiere bulgaro.

Un minuto dopo il Bassano, in piena trance agonistica, con Ferretti riconquista palla sul fondo della fascia destra al molle Ruggeri e porge al centro dove Gasparello, solo, dal dichetto del rigore, con Ivanov trai pali, riesce a mandare a lato alla sinistra! Lo stadio esplode ancora, per ovvi motivi opposti.Al 20’ l’ Arbitro avrebbe l’ occasione di “compensare” il rigore da etilista decretato all’ avvio, ma, al contrario di tutti i presenti-fede calcistica ininfluente- considera l’ evidentissimo “mani” di  Correa involontario e determinato dalla dinamica della corsa.

Ora, ogni tanto quest’anno è capitato, anche recentemente, che alcuni Direttori di Gara avessero concesso qualcosa ai biancorossi, ma la somma delle evidenze dice che per tutto l’ anno se l’ Arbitro è  stato favorevole ai ragazzi di Monaco si è trattato di piccoli favori, mentre se la direzione è stata tendenzialmente avversa, si sono sempre visti grandi torti: quindi non c’é stata la famosa e mitica compensazione di fine campionato.

Al 21’ comunque il Piacenza rimonta per la seconda volta con un calcio d’angolo battuto da Pani sulla sinistra e con parabola verso il primo palo, Bertoncini colpisce meravigliosamente di tacco, Grillo tocca ma non riesce a ributtare il pallone oltre la linea: è pareggio col gol probabilmente più bello di quelli realizzati quest’ anno dai biancorossi.Ci si attenderebbe, per la nota regola non scritta del calcio che dice che una squadra che rimonta due volte è destinata a sopravanzare, che il Piacenza  andasse a pressare il Bassano nella propria metà campo ed, al contrario, i veneti, forse spinti oltre ché da i tifosi, anche dagli altri risultati, si riversano un po’ confusamente ma efficacemente a ridosso dell’ area biancorossa.Nel frattempo Campagna sostituisce Ruggeri e ne prende in consegna anche la fascia.Pani  batte un altro calcio d’ angolo d sinistra  e di nuovo un gasatissimo Bertoncini in splendida elevazione colpisce  coordinatissimo di testa, ma il pallone finisce fuori, alla destra di Grillo.

Al 34’ Ferretti crossa dalla sinistra, trova Longobardi che a centro area può colpire indisturbato di testa, ma lo stesso sbuccia all’ altezza del dischetto sprecando malamente.Al 39’ Pani riceve un traversone proveniente dal lato opposto, costringendo Grillo ad anticiparlo con i piedi  in uscita dalla propria area di rigore. Al 44’ Galabinov scende sulla destra e poi effettua un tiro cross che termina sul fondo dal lato opposto.Al 43’ l’ unico vero acuto di Lisi che scende sulla sinistra fin quasi sulla linea di fondo e poi tira costringendo il portiere giallorosso a deviare di pugno verso il lato opposto.

L’arbitro, dopo cinque minuti di recupero, fischia la conclusione ed i giocatori si attardano sul terreno in un clima di generale mestizia. Il Bassano non è ancora matematicamente ma virtualmente retrocesso senza appello, il Piacenza scivola silenziosamente verso gli ormai quasi inevitabili play- out e lo stesso incamminarsi dei giocatori verso gli ultras dei distinti non ha, nonostante il punto conquistato, lo stesso entusiasmo di altre e recenti occasioni.I ragazzi di Monaco non hanno giocato una partita positiva, l’ ennesima occasione perduta si è materializzata quale sensazione diffusa anche nei commenti dei tifosi di casa.La squadra in questo campionato non ha dato se non raramente continuità alle proprie prestazioni, trai giocatori stessi, tranne poche eccezioni, si sono visti troppo spesso alti e bassi.

E' stata una partita che ha riconfermato una volta ancora queste negative caratteristiche, indipendentemente dalle “responsabilità” di questo o quel giocatore.Domenica prossima si chiude ufficialmente ospitando il Barletta che, purtroppo per la nostra compagine, non arriva coi giochi fatti e che, di conseguenza, fino a oltre il novantesimo cercherà di cogliere l’ intera posta per  conquistare i play-off, cioé esattamente l’obiettivo minimo che i dirigenti pugliesi si erano prefissati ad inizio torneo.

A proposito di ciò: chi sa dire se nel settembre scorso ci fu qualcuno trai dirigenti vecchi, in stallo, in arrivo che  abbozzò mai un progetto per questa stagione? Ci pare nessuno e ciò nonostante la squadra è arrivata fin qui a giocarsi la permanenza in Prima Divisione, onore dunque a questi ragazzi, a Francesco Monaco, ai dirigenti ed ai collaboratori tutti rimasti sul Titanic mentre anche l’ orchestra ha esaurito i propri spartiti.

FORMAZIONI

PIACENZA: IVANOV, MARCHI-RUGGERI-BERTONCINI-VISCONTI, VOLPE-PANI-SILVA-LISI,  BOMBAGI, GIOVIO

BASSANO VIRTUS: GRILLO, BASSO-BONETTO-CORREA-DRUDI, SCAGLIA-FERRETTI-MATEOS-LONGOBARDI, GASPARELLO-PROIETTI.  Allenatore Sig. GIUSEPPE BRUCATO

ARBITRO: Sig. FRANCESCO PAOLO SAIA di Palermo

GOL

PIACENZA: Bombagi al 17’ pt, Bertoncini al 21’ st

BASSANO VIRTUS: Correa al 1’ pt, Longobardi al 14’ st

SOSTITUZIONI

PIACENZA: Lussardi per Volpe al 11’ st, Campagna per Ruggeri al 17’ st, Rodriguez per Bombagi  al 32’ st

BASSANO VIRTUS: Caciagli per Ferretti al 20’ st, Galabinov per Gasparello al 30 st, Iocolano per Lomngobardi al 38’ st

AMMONITI

BASSANO VIRTUS: Mateos al 24’ pt per sgambetto su Silva, Drudi al 7’ st er proteste, Gasparello al 23’ st per proteste, Bonetto al 35’ st per  trattenuta su Marchi, Proietti al 39’ st per proteste

GIUDIZI

IVANOV 7 un’uscita a vuoto, ma sempre preciso nel resto dell’incontro

RUGGERI 5 disattento, poco preciso e spesso slegato dalla manovra

VISCONTI 5.5 al centro della difesa ormai si balla come in discoteca

BOMBAGI 7 finché fiato l’ haretto, lui ha retto il fronte offensivo binacorosso

MARCHI 6 bruttissima partenza, indioendentemente dall’arbitro, piano piano si riprende, ma pare che non ci creda più nemmeno lui

PANI 6.5 si trova senza lo scudiero Piccinni, ma fa finta di niente

RODRIGUEZ 5.5 “Altafini” questa volta ci prova anche pocoLISI 5 oggi non è mai entrato in partita e non ha mai trovato la posizione

GIOVIO 5 pochi palloni ricevuti, pochi giocati, poco di tutto

VOLPE 5.5 arrabbiato com’ era per l’ ammonizione rimediata che gli sarebbe costata la partita di Trieste, ci si attendeva una prova lacrime e sangue: abbiamo visto molto meno

BERTONCINI 6.5 errori importanti in difesa, anche di tecnica di marcatura, ma uno splendido gol che vale il pareggio ed un altro sfiorato

SILVA 5 continuiamo a non vederlo adeguato alla categoria

CAMPAGNA 6 per quel tempo che gioca fa certamente meglio di Ruggeri

LUSSARDI 5.5 secondo noi fa bene Monaco a farlo partire dalla panchina; quando però è in campo non riesce a prendere il ritmo necessario

ARBITRO 5 quando arbitra il Piacenza deve essere comunque pareggio, evidentemente. Svegliatosi col sole negli occhi di Vicenza e non di Palermo, vede chissaché nel duello Marchi-Proietti. Proseguendo, vede spesso la fine dell’ azione fallosa e pertanto fischia dalla parte sbagliata. Ammonisce solo veneti, ma non ha il coraggio dovuto quando il “mani” veneto dovrebbe cpndurre, secondo il suo metro, al rigore per il Piace. Non sopporta le proteste, mentre le tibie dei giocatori sono un problema che non lo riguarda. Alla fine, è “salvato” dalla pochezza complessiva delle contendenti

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