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Calcio

Il Piacenza lotta, attacca, ma s'arrende al Feralpisalò

Manca un rigore ai biancorossi. Le pagelle: Parisi non lesina di spingere, Cesarini ha le migliori occasioni

PIACENZA-FERALPISALO'

PIACENZA: Tintori, Parisi, Nava, Cosenza, Capoferri, Suljic, Nelli, Palazzolo (72' Munari), Cesarini, Zunno (61' Conti), Rossetti (52' Morra). A disp. Rinaldi, Maianti, Giacchino, Pezzola, Lamesta, David, Vianni, Onisa, Masetti, Frosinini, Biancheri. All. Scalise.

FERALPISALO': Pizzignacco, Bergonzi, Balestrero, Legati, Icardi (81' Palazzi), Pilati, Zennaro, Salines, Di Molfetta (89' Musatti), D'Orazio (70' Guerra), Pittarello (70' Cernigoi). A disp. Neri, Ferretti, Tonetto, Benedetti, Bacchetti, Siligardi, Pietrelli, Dimarco. All. Vecchi.

ARBITRO: Stefano Milone di Taurianova.

RETI: 19' Di Molfetta, 65' rig. Pittarello.

Dopo aver conquistato il primo punto del campionato nella scorsa partita, il Piacenza ospita allo stadio Garilli la Feralpisalò. In coincidenza con la partita si è conclusa anche la campagna abbonamenti, che ha visto la sottoscrizione di 1155 tessere. Mister Manuel Scalise si affida ad una sorta di centrocampo a rombo, con Nelli vertice basso, Suljic e Palazzolo ai lati e capitan Cesarini vertice alto. Questo almeno quando il Piacenza costruisce l'azione partendo dalla difesa palla a terra. In attacco Rossetti coadiuvato da Zunno, sempre pronto ad occupare la fascia di sinistra in fase difensiva, mentre la retroguardia ritrova da titolare Parisi, con Nava e Cosenza che fanno coppia fissa al centro davanti a Tintori. 

Primo tempo

Pronti via, davanti a 1627 spettatori bastano 3' al Piace per farsi vedere subito in attacco. Zunno viene servito in profondità sulla sinistra, rientra sul destro e mette al centro dove Rossetti colpisce di testa facendo correre un brivido sulla schiena a Pizzignacco, perché il pallone finisce di poco a lato. La Feralpisalò non sta a guardare e risponde poco dopo con un altro colpo di testa di Pittarello che non inquadra la porta. Gli ospiti però continuano a spingere, arrivano in area con Di Molfetta e poi si guadagnano un pericoloso calcio di punizione dal limite con Balestrero. I biancorossi provano a replicare al 14' con Cesarini, sempre su punizione dal limite, e il 'mago' va poco lontano dall'incrocio dei pali. La partita si sblocca al 19', quando la Feralpisalò attacca sulla sinistra con D'Orazio, che appoggia un pallone fuori area per Di Molfetta che calcia a giro di prima intenzione senza lasciare scampo a Tintori che si tuffa, ma non arriva a deviare il pallone che s'insacca a fil di palo. I lupi non sembrano reagire, eppure al 27' hanno di che reclamare per un rigore piuttosto evidente non ravvisato dall'arbitro. Parisi dopo essere sceso sulla sinistra attacca la linea di fondo, entra in area e tenta un cross. Il pallone è deviato con un braccio da Pilati, in maniera del tutto involontaria perché addirittura di spalle, eppure con l'arto largo interroppe un'azione interessante. Incredibilmente per l'arbitro non è rigore. Il gioco si fa spigoloso, i giocatori vengono spesso a contatto senza evitare qualche strascico. Si deve arrivare al 40' per vedere nuovamente un tiro in porta. Dopo una manovra piuttosto avvolgente la sfera arriva a Capoferri sulla sinistra, il quale serve Zunno che prova a liberare il tiro rientrando al centro, conclusione un po' troppo telefonata che è preda di Pizzignacco. L'ultima azione del primo tempo è un cross di Parisi che però viene liberato dalla retroguardia ospite.

Secondo tempo

Nel primo quarto d'ora della ripresa quasi non si gioca, anche perché l'arbitro permette un gioco piuttosto maschio. Gli uomini di mister Scalise reclamano per almeno due falli piuttosto netti, con le magliette che vengono tirate dagli avversari. Siccome per il direttore di gara non ci sono gli estremi del fallo, il pubblico inizia a rumoreggiare. Addirittura resta a terra per qualche minuto Tintori colpito da un avversario che in uscita non ha tirato via la gamba. Nel frattempo la panchina biancorossa ne approfitta per inserire prima Morra e poi Conti, così da certificare un 4-3-1-2 con Cesarini alle spalle dei due attaccanti. Al 64' però, succede il patatrac. Azione rapida del Feralpisalò, la palla arriva al limite dell'area a Pittarello che calcia e trova la deviazione di Cosenza. Per l'arbitro c'è stato un tocco di mano, decreta il rigore e mostra il secondo giallo al difensore che così viene espulso. Del penalty se ne incarica lo stesso attaccante ospite Pittarello, che spiazza Tintori alla sua sinistra e fa 2-0. La reazione del Piacenza è quasi rabbiosa, di chi non ha più nulla da perdere. I biancorossi iniziano a cercare con continuità cross al centro che possano quantomeno creare qualche mischia in area. Nasce così la doppia chance che vede calciare da pochi metri prima Morra e poi Palazzolo, entrambe le conclusioni respinte dalla difesa. Al 72' Cesarini si rende artefice di una mezza rovesciata che richiede la parata plastica di Pizzignacco. Poco dopo è Munari a sporcare i guantoni dell'estremo difensore avversario con il tiro forte da posizione un po' defilata. L'ultima occasione del match arriva durante il recupero con Cesarini che, dal limite dell'area ha centrato l'angolino basso, ma ancora Pizzignacco non si è fatto sorprende sul suo palo bloccando la sfera in due tempi.

Le pagelle

Parisi (6,5) è tornato sulla sinistra e non ha mai lesinato le opportunità di salire per dare manforte alla manovra offensiva della squadra, anche se le uniche azioni davvero pericolose sono state griffate dal solito Cesarini (6,5). Poco coinvolto Rossetti (5,5), che oltre al colpo di testa iniziale ha toccato pochissimi palloni, e forse solo per fare l'appoggio; meglio Morra (6) che appena entrato si è mosso di più ed ha cercato di rendersi utile in qualsiasi modo, sia proponendosi che crossando, e quando ha potuto si è fiondato su ogni pallone a centro area. Nonostante il punteggio la difesa non ha sofferto particolarmente l'attacco avversario, ma ha pagato a caro prezzo un'invenzione di Di Molfetta e forse l'unica disattenzione di Cosenza (5). Meno ha fatto il centrocampo, incapace di fare filtro tra la retroguardia ed il reparto offensivo.

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