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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Copra Nordmeccanica a un passo dal paradiso: battuta l'Itas in gara 3

Giocata questo pomeriggio gara 3 della finale scudetto al PalaTrento. Un Copra maiuscolo espugna per la prima volta in stagione Trento: 3-2, con un tie-break imperioso. Rak e Bravo strepitosi, bene anche Marshall e Zlatanov. I biancorossi sembrano concentrati come non mai in questa stagione. Mercoledì sera, al PalaBanca, si potrebbe già festeggiare il primo, storico scudetto

Siamo a un passo. Ancora una partita da lacrime e sangue, dove vendere l'anima al diavolo. Tre set, o forse quattro, o forse cinque, da fare alla morte. Il Copra ci crede. Il Copra è a un soffio dallo scudetto. Una gara 3 che rasenta la perfezione contro l'Itas, un 3-2 che in realtà è stato molto più dominato di quanto non dica il punteggio. Trento con le pile scariche si giocherà mercoledì, al PalaBanca, il tutto e per tutto. Ma forse, questa volta per davvero, il tricolore è biancorosso. Anche se dirlo è un ossimoro.

BOTTA E RISPOSTA - Il primo set rispetta la regola dell’alternanza. Dopo la vittoria dell’una arriva la vittoria dell’altra. Piacenza prova a rimanere attaccata i primi punti, ma l’Itas prende velocemente il largo. Funzionano gli attacchi dalla seconda linea, e Trento mantiene il +3: il primo parziale finisce 25-22 per l'Itas. Nella seconda frazione agli uomini di Lorenzetti scatta qualcosa. Giocano, probabilmente, una delle migliori pallavolo della stagione. Perfetti in battuta, in ricezione, in attacco. Trento è annichilita: i biancorossi, con il 65% in attacco, sfondano per 25-13. Un set pari.

TERZO SET: TRENTO SI SCUOTE - Il terzo set parte come il primo. I padroni di casa zoppicano, anche se rimangono attaccati con un flebile -2. Quello che stupisce di più, in negativo, è Kaziyski: un cigno durante la stagione, davvero spompato durante la finale. Il Copra è concentrato, unito, preciso; è come se negli occhi della truppa di Lorenzetti ci fosse lo scudetto. Stavolta davvero. I biancorossi si mantengono con un break di vantaggio. Siamo, in ogni modo, punto a punto. Pari sul 16. Bravo sta facendo una partita imperiosa. A riprova che è un match di difficile interpretazione, Trento resuscita: parziale di 5 punti a 0, con uno straordinario Piscopo e un Winiarski sugli scudi. La compagine di Stoytchev si porta in vantaggio per 25-19.

IL COPRA NON MOLLA, 2 SET PARI - Nel set successivo c'è ancora un equilibrio incredibile: 8-8. Piacenza scappa di pochissimo, 12-10. E' una finale scudetto molto in bilico. Il livello di gioco s'abbassa un pochino, si rimane sempre pari. Muro di Bravo e Bjelica: +2, 20-18 per la compagine di Lorenzetti. Bravo e poi Marshall, però, coronano lo sprint vincente: basta un solo set point, 25-23. Siamo pari, si va al tie-break.

IL TIE-BREAK PERFETTO - La frazione decisiva parte con l'allungo di Piacenza. Bravo - uno dei biancorossi migliori - mette a terra con forza: 4-2 per i lupi. Le battute piacentine sono di livello mostruoso: tutti quasi ace, che mettono in netta difficoltà la ricezione trentina. Zlati è lucidissimo, schiaccia con una regolarità impressionante: 12-6 per il Copra. Il primo match point è nelle mani di Bjelica, ma Kaziyski tiene in vita flebili speranze. Che sono subito cancellate: è Rak che dà il 15-9. E la possibilità del sogno già mercoledì sera al PalaBanca.

Itas Diatec Trentino - Copra Nordmeccanica Piacenza 2-3: 25-22; 13-25; 25-19; 23-25; 9-15.






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