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Copra volley, partita di cuore ma passa Trento: 1-0 nella finale scudetto

Primo match della finale scudetto del campionato di serie A1 a Trento. L'Itas Diatec batte gli uomini di Lorenzetti per 3-2: nel tie-break si lotta punto a punto, ma decide una deviazione della rete su battuta trentina. Copra, a tratti spumeggiante, mette sotto i campioni d'Italia. Giovedì prossimo gara 2. Bene Bjelica e Zlatanov, discreto Marshall

Lo dice Woody Allen in Match Point. Un piccolo cambio di traiettoria della palla, e la tua vita cambia. O almeno, possono cambiare le partite di pallavolo. La battuta dell'ultimo e decisivo punto per l'Itas grida vendetta. Deviazione della rete e palla a terra. Vanificata una partita splendida, contro avversari imperiosi ma non imbattibili. Giovedì, al PalaBanca, il miracolo è a portata di mano. Anche se la finale scudetto parte in salita. 

IL RACCONTO - La partenza di Trento è fulminante. 5-2 veloce come un lampo. Zlatanov parte male: qualche errorino, una battuta fuori. Winiarski, di contro, non sbaglia un colpo: ace, con successivo muro di Grbic e +5 per l’Itas Diatec. Il vantaggio rimane praticamente invariato. La compagine di Stoytchev sembra più in palla, anche se il Copra rimane in scia. Per poco. Trento allunga con una prepotenza impressionante: 4 punti consecutivi, culminati con una messa a terra imperiosa di Vissotto. 25-18 lo score finale di un set a senso unico. Il segreto, per la squadra trentina, è una percentuale in attacco del 63%, alta in un match di tale livello.

NESSUNO DOMINA, EQUILIBRIO SOVRANO - Nella seconda frazione il Copra si rimette in carreggiata. 4-2 con una bella partenza. Nonostante ciò, Marshall e Zlati sembrano un po’ addormentati: la Pantera di Cuba, però, è abituata a partenze in chiaroscuro, esplose, poi, in grandi prestazioni. Ci mette una pezza un bravo Bjelica, con il vantaggio per 8-7. Il Copra si scuote: sale a +3, erroraccio di Vissotto e 19 a 16. Bravo legna alla grande in battuta, 20 a 15. Trento si affida alle individualità, ma non serve, anche perché sembra in stato confusionale e sbaglia molti appoggi: i biancorossi pareggiano i conti 25-17 con una battuta vincente di un Bjelica ben quadrato. Il terzo set parte pari. C’è parità assoluta: 12-12. Il Copra spinge sull’acceleratore. Bravo non scherza, non scherza Meoni, non scherzano i biancorossi: +4, e 22 a 18. Muro del Meo e set point. Si chiude con un errore di Vissotto, 25-21 per Piacenza, 2-1. Trento ha un’imbarazzante efficienza in attacco del 23%.

TRENTO LA PORTA AL QUINTO - È come se Trento fosse scarica di tensione ed energia, dopo il passaggio in finale più agevole del Copra. Gli uomini di Lorenzetti, invece, sono carichi a mille. O almeno, così sembra. 6 pari nel quarto set, con un muro ermetico di Piscopo. Trento riprende le redini del gioco: Kaziski, in doppia cifra, bomba forte, +4. Bravo ha uno scontro fortuito con un compagno di squadra, ha un mancamento: nulla di grave. Trento vola, allunga il passo e porta la partita al tie-break: 25-14.

MALEDETTA RETE - La frazione decisiva parte con un battuta floscia di Piscopo che, tuttavia, crea scompiglio nella metà campo del Copra: non s'intendono Rak e Meoni. L'Itas comincia determinata: 3-1. Kaziski straborda, e issa la propria squadra a +3. Marshall, purtroppo, ha le polveri bagnate: subisce l'ennesimo muro. 7-4, il Copra è staccato, ma non molla. Se c'è una cosa che, in questa partita, ai biancorossi non è mancato è stato l'impegno. Entra Pampel per battere ed è la scelta giusta: i piacentini si rifanno sotto, 9-7. Zlatanov fa contrasto a mano aperta, -1. Lorenzetti le prova tutte, dentro Grassano. Erroraccio dell'Itas in ricezione, 15 pari: si gioca sul filo del rasoio, sul filo della tensione. Il finale è thriller. Trento vince il tie-break per 17-15 con una battuta fortuita che beffa il Copra: rimbalzo sulla rete e punto. Ma il Copra c'è. E giovedì tirerà fuori i denti.

Itas Diatec Trentino batte Copra Nordmeccanica Piacenza 3-2: 25-18; 17-25; 21-25; 25-14; 17-15.  

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