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Il Piacenza a Siena: un tuffo nel passato della serie B

Prossimo turno di Lega Pro dal profumo di amarcord di serie B per Siena e Piacenza. Due formazioni accumunate da tante stagioni tra massima serie (dove curiosamente non si sono mai incontrate) e cadetteria, con il destino comune del fallimento e la risalita dai dilettanti

Prossimo turno di Lega Pro dal profumo di amarcord di serie B per Siena e Piacenza. Due formazioni accumunate da tante stagioni tra massima serie (dove curiosamente non si sono mai incontrate) e cadetteria, con il destino comune del fallimento e la risalita dai dilettanti. Sono tre i precedenti all’Artemio Franchi con l’ultimo chiacchierato 2-3 a favore dei biancorossi del febbraio 2011 , match fortemente condizionato dalle voci di calcio scommesse con l’allora capolista bianconera lanciata verso il ritorno in A fermata in casa da un Piacenza invischiato nella lotta per non retrocedere. Da allora il club senese ha vissuto sulla propria pelle la caduta della gestione Mezzaroma con la ripartenza dalla serie D con la presidenza dell’imprenditore italo-svizzero Antonio  Ponte che ha traghettato la Robur ad un rapido ritorno il Lega Pro; ora a capo della società toscana c’e’ curiosamente una donna: da agosto 2016 è Anna Durio a capo del Siena insieme al figlio e vice-presidente Federico Trani. Dopo il duo Atzori-Carboni la nuova proprietà affidato a Giovanni Colella il compito di consolidare i bianconeri in terza serie, l’allenatore ex-Renate e capace nella stagione scorsa di prendere in mano i brianzoli e di portarli alla salvezza anticipata, ha avuto un inizio di campionato complicato con soli 3 punti nelle prime cinque partite ma, grazie alle 3 affermazioni nelle ultime 4 giornate culminate con la vittoria in extremis nel derby con il Livorno, sembrano aver trovato una buona continuità di rendimento. Formazione che ha fatto più punti in trasferta (8 su 5)con già due affermazioni lontano da casa, mentre ha trovato maggiori difficoltà tra le mura amiche con 5 punti ed una sola vittoria maturata proprio domenica scorsa. Colella si schiera con il modulo 3-5-2: in porta il giovane Moschin (Renate e Pisa in C) con alle spalle l’esperto ex-Piacenza Ivanov; difesa a tre con Stankevicius a destra ( Brescia, Sampdoria, Siviglia, Valencia e Lazio), Panariello centrale (Arezzo, Paganese, Poggibonsi e Pergocrema, sempre in C) mentre a sinistra se la giocano Bordi (settore giovanile del Milan) e Ghinassi (Pistoiese, Prato, Alessandria e Pordenone, sempre in C); folto centrocampo a cinque con Rondanini a destra (settore giovanile del Milan) in ballottaggio con D’Ambrosio (Lecce, Bassano in C e Triestina in B), l’italo-svizzero Iapichino a sinistra (Winterthur, Lugano e serie a canadese), pacchetto di tre mediani  composto da Vassallo (Pistoiese, Sudtirol e Foligno) Firenze (Crotone in B e  Tuttocuoio, Pistoiese e Catanzaro in C) e Doninelli (Verona, Juve Stabia e Modena in B); attacco temibile con al coppia Marotta (gia’ 4 reti segnate e 17 nelle ultime due stagioni con il Benevento) e Mendicino (Lazio in A, Crotone Gubbio ed Ascoli in B).

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