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Il Piacenza alla prova di una solida Pistoiese. I biancorossi ritrovano Remondina

Il Piacenza viaggia alla volta di Pistoia per l'ottava giornata di campionato con la consapevolezza di una classifica rafforzata dalle due vittorie consecutive, per una squadra che ha dimostrato buona tenuta atletica e mentale e che ha permesso una certa continuità di risultati

Il Piacenza viaggia alla volta di Pistoia per l’ottava giornata di campionato con la consapevolezza di una classifica rafforzata dalle due vittorie consecutive, per una squadra che ha dimostrato buona tenuta atletica e mentale e che ha permesso una certa continuità di risultati. Il match contro l’Olbia nascondeva insidie ben maggiori rispetto alla graduatoria dei sardi  ed al loro non eccelso rendimento in trasferta, la vittoria di Cremona poteva portare un certo rilassamento dei biancorossi ed un calo dal punto di vista d’intensità in campo, in effetti per buona parte dell’incontro non è stato il Piacenza visto nel derby e in altri confronti di inizio stagione, tuttavia la buona tenuta difensiva e l’attitudine a capitalizzare al meglio le occasioni da rete ha permesse all’undici di Franzini di portare a casa l’intera posta in palio.

La trasferta al “Melani” è di quelle impegnative; si torna in Toscana al cospetto di una formazione in evidente crescita di rendimento, imbattuta da cinque giornate nella quale ha ottenuto quattro pareggi ed una vittoria ma soprattutto solo due reti evidenziando una difesa che, dopo le sei reti subite nei primi tre match della stagione, è cresciuta notevolmente. Merito dell’innesto a campionato iniziale dell’esperto difensore brasiliano Neuton Piccoli ex Udinese, Watford e Albacete, capace di dare equilibrio al 4-3-1-2 di Remondina. Proprio il tecnico bresciano ritroverà sulla sua strada il Piacenza che ha allenato per poche settimane nel 2007; era l’anno post-Iachini e Riccardi, dopo una lunga attesa, scelse a sorpresa lo sconosciuto tecnico del Sassuolo per riaprire un ciclo.

Dieci giornate di campionato vissute nella scomoda situazione di “allenatore ombra” alle spalle di Secondini (si scoprì a campionato in corso che Remondina non poteva allenare in B) senza poter né andare in panchina né rilasciare interviste, un gioco che stentava a decollare ed alcune scelte tattiche opinabili portarono all’esonero del tecnico dopo una sconfitta a Pisa; da allora una carriera più che onesta prevalentemente in C tra Verona, Spal, Feralpi e Carrarese con la serie B solo sfiorata ma mai più acciuffata. Ora a Pistoia prova a riportare in alto gli arancioni con un organico di buon livello: Albertoni in porta (che si alterna con Feola), difesa a 4 con Guglielmotti (arrivato recentemente dalla Cremonese) a destra, al centro accanto a Neuton gioca Priola (ex Trapani e Bassano) mentre a sinistra spinge il giovane Zanon (settore giovanile della Fiorentina), centrocampo di metodisti con  Minotti perno ( Crotone, Lanciano e Como in B) affiancato da Luperini a destra (arriva dal Pontedera) e l’estroso italo-marocchino Hamlili a sinistra (tanta serie C tra Entella, Ancona, Cuneo e Forlì), in avanti accanto al punto fermo Gyasi (ghanese, già 3 reti in stagione), giostrano l’eterno Colombo (serie A con Atalanta, Brescia, Sampdoria, Ascoli e Livorno) mentre dietro le due punte si muovono alternativamente Rovini (2 reti sino ad ora, prodotto dell’Udinese) e Finocchio (ex Pordenone, Padova e Pisa). Il Piacenza dovrà quindi porre la massima allerta nei confronti del trio offensivo, molto mobile e tecnico, cercando al contempo di sfruttare le poche occasioni che capiteranno contro una difesa arancione che appare oggi molto solida.

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