Il Piacenza si ferma ad un soffio dal tricolore. Ma la stagione rimane indimenticabile
Non riesce a coronare il sogno tricolore il Piacenza fermato proprio all’ultimo gradino dalla Viterbese in un match combattuto ed equilibrato nel quale i biancorossi hanno pagato lo sforzo fisico nella semifinale col Gubbio
Non riesce a coronare il sogno tricolore il Piacenza fermato proprio all’ultimo gradino dalla Viterbese in un match combattuto ed equilibrato nel quale i biancorossi hanno pagato lo sforzo fisico nella semifinale col Gubbio. Troppo poco un solo giorno di recupero per reintegrare le energie spese in un match dispendioso nel quale i ragazzi di Franzini sono riusciti a spuntarla su una formazione che non perdeva da gennaio e che faceva della corsa e dell’intensità atletica uno dei suoi punti di forza. Meglio era andata per la Viterbese, a passeggio su un Bellinzago demotivato e già in vacanza, capace di chiudere la pratica in poco più di mezz’ora di gioco e risparmiare di conseguenza importanti fatiche per l’atto conclusivo. E’ la doppietta di Bernardo a condannare il Piacenza alla terza sconfitta stagionale ed frantumare le speranza di chiudere la stagione con un titolo di campione d’Italia che per quanto mostrato in tutto il campionato e nella poule scudetto pareva pienamente meritato. 96 punti in campionato, una promozione raggiunta a marzo ed una appendice tricolore da imbattuta lasciavano presagire all’ennesimo sorriso di una stagione sopra le righe; tuttavia il confronto in finale con una formazione non annoverata tra l’elite della serie D ma comunque ottimamente organizzata e più in forma lascia il rammarico per non aver potuto ammirare il Piacenza migliore proprio nel giorno che avrebbe sancito la “stagione perfetta”. Nulla ovviamente toglie ad un campionato straordinario per una squadra costruita in estate per vincere ma capace di andare oltre ogni aspettativa sia in termini di risultato che di gioco, un gruppo di ragazzi in grado non solo di archiviare il campionato in larghissimo anticipo, ma di proseguire sino a giugno inoltrato con un rendimento ed una concentrazione che attestano come il lavoro settimanale e la qualità dell’organico siano stati di primissimo livello. La sconfitta di misura contro i laziali conferma come sia necessario, per affrontare in modo competitivo il prossimo campionato di Serie C, integrare la rosa con almeno un elemento di esperienza per reparto oltre a numericamente garantire un sufficiente ricambio per ruolo senza dimenticare che la prossima stagione sarà ancora più impegnativa con 38 turni di campionato e due Coppe Italia. Da oggi il campo lascia ufficialmente spazio al calcio mercato, 45 giorni di trattative (il raduno dovrebbe essere tra il 15-20 Luglio) prima di veder formato il Piacenza, quello del ritorno dopo 4 anni tra i professionisti.