L’intervista a fine match: le impressioni a caldo di un sintetico mister Marco Scaltriti che ha poi lasciato la parola a Deborah Canossini. "C'è poco da dire, Offanengo ci è stato superiore - commenta scaltriti -. Noi troppo timorose, non abbiamo scuse e ha perso la squadra. Peccato per la sconfitta, ma lunedì ci troviamo in palestra come se nulla fosse accaduto, dobbiamo guardare avanti". Prosegue la regista ventiduenne nata a Reggio Emilia e al secondo anno ad Alseno: "Intanto devo dire che non era semplice per me sostituire una come Cristina (Losi, anch'essa reggiana, ndc) che sa sempre esprimere un buon gioco anche in situazioni più difficili. È stata un'assenza che si è fatta sentire. Poi va detto che noi siamo partite col freno a mano tirato e rispetto ad altre volte non siamo state in grado di risollevarci. Fin da subito ci era stato chiesto di prenderci dei rischi sia in battuta che in attacco anche a costo di sbagliare ma i frutti non si sono visti. La nostra intenzione era giocare e sacrificarsi da squadra, senza pensare a loro o alle nostre defezioni". "È una sconfitta da cui ripartire - prosegue la palleggiatice della Conad Alsenese -, sfruttandola per imparare a crescere. Malgrado stasera, restiamo un'ottima squadra che si sta ben impegnando in un campionato dove non ci sono risultati scontati. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che nessuno regala nulla e capire che tanto dipende dal nostro approccio verso allenamento è partita. Sapevamo che Offanengo è forte e infatti ci hanno messo sotto pressione col servizio e a muro. Le riconosciamo il merito della vittoria, però noi dovremo trarre insegnamento. Restare umili ed essere sempre più stimolate a lavorare sodo come siamo abituate a fare. La stagione è ancora lunga, guardiamo avanti con la voglia di fare meglio".

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