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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Niente da fare per il Piace che pareggia al Garilli: con il Lecco finisce 3-3

Il nuovo esordio di William Viali al Garilli non ha portato alla vittoria i biancorossi in una giornata che, tutto sommato, ha procurato meno danni di quelli temuti vista la "pareggite" che ha colpito quasi tutte le squadre al vertice. In gol Fumasoli, Marrazzo e Amodeo

Il nuovo esordio di William Viali al Garilli non ha portato alla vittoria i biancorossi in una giornata che, tutto sommato, ha procurato meno danni di quelli temuti vista la “pareggite” che ha colpito quasi tutte le squadre al vertice.

Piacenza-Lecco 3-3 ©Gatti/IlPiacenza

I biancorossi, nel pantano del terreno che comunque non ha presentato pozze d’acqua e sotto un diluvio per quasi tutti i novanta minuti, si sono presentati in campo solo nel secondo tempo, mentre nel primo hanno vagato spaesati (Bovi sopra tutti) innervosendosi sempre più fino al lancio dei guanti nella rete avversaria di Marrazzo all’ ultima azione del primo tempo con conseguenti reiterate proteste per un fuorigioco, che per altro c’ era e notizia circolata nell’ intervallo in tribuna di una sua espulsione avvenuta nel tunnel al rientro negli spogliatoi.

Pronti via ed il Lecco è in gol: Redaelli scende sulla sua fascia destra per nulla disturbato dai centrocampisti piacentini, si prepara a dovere per il cross in area indirizzato sul palo più lontano dove Mauri fa pochi passi al vertice dell’ area piccola e insacca in diagonale alla sinistra di Ferrari. Il Piace non reagisce, nei successivi dieci minuti ci sono una parata a testa difettosa di entrambi i portieri che non sortisce effetti infausti e poi è un monologo lecchese che non raddoppia solo per grazia ricevuta e per sostanziale pochezza tecnica e  non riesce quindi ad impensierire Ferrari in modo serio.

L’arbitro, nel frattempo, dimostra di non sapere cosa vuol dire giocare a calcio nel fango e con l’ acqua battente e distribuisce cartellini gialli ai piacentini ad ogni intervento, salvando i lecchesi per chissà quale pensiero recondito. L’ emozione più grande del primo tempo, dopo il gol, sono gli ultras lecchesi che arrivano a metà tempo ed iniziano a lanciare i resti inesplosi  e più potenti del capodanno costringendo l’arbitro a mandare un dirigente lecchese sotto la curva sud a placare gli animi dei soliti figli di Don Rodrigo i quali già si erano distinti nell’incontro col Pro al Siboni.

Al rientro, avvenuta subito la doverosa sostituzione di un bocciatissimo Bovi con un Tacchinardi ottimo nel secondo tempo, i biancorossi restituiscono con mancia la partenza degli ospiti nel primo tempo. Al 1’ combinazione Tacchinardi-Pignat, la palla calciata dal limite dell’area viene deviata da Ghislanzoni a terra alla sua sinistra, ma Marrazzo non è lesto ad allungarsi per spingere la palla nella rete sguarnita.

Ma due minuti dopo arriva il pareggio. Volpe, spostato sulla sinistra scambiandosi con Fumasoli al 20’ del primo tempo, scende appunto sulla nuova fascia di competenza e crossa rasoterra a centro area dove Marrazzo tra difendere la palla spalle alla porta e mancato controllo, fa schizzare il pallone sulla sinistra dove Fumasoli, libero da marcatura appena entrato in area, attende un attimo che il portiere si lanci in disperata uscita e lo infila a mezza altezza alla sua sinistra.

Non è finita. Al 7’ Amodeo riceve solissimo in piena area da Volpe dalla tre quarti sinistra, ma si mangia un gol incredibile sparacchiando ai fulmini. Al 9’ Marrazzo non s’ aspetta che i due centrali lecchesi si disturbino a vicenda ciccando l’ intervento in area e perde quel secondo utile per affondare palla al piede verso la porta.

Ma il centravanti “uno ne fa e cento ne sbaglia” si rifà al 10’ su calcio d’ angolo dalla sinistra di Tacchinardi. La palla viene spizzicata dal mucchio di teste in centro area e cade sul vertice sinistro dell’ area piccola dove Marrazzo attende ancora un rimbalzo e poi, defilato, insacca dal basso verso l’ alto sul palo più vicino.

Si attende l’apoteosi dei biancorossi ed invece i Lecco si ricompone e torna a premere sulla trequarti piacentina. I biancorossi hanno il torto (o hanno finito la benzina?) di arretrare a difesa del vantaggio e anche la sostituzione di Marrazzo (per nulla convinto) con Orlandini comandata da Viali sembra per lo meno intempestiva. Sta di fatto che il Lecco al 23’ pareggia dopo una caparbia azione nel settore sinistro dell’area di rigore di Capogna che crossa al centro dove irrompe Rigamonti che sul controbalzo calcia in allungo e batte Ferrari alla sua destra. Ora tocca al Lecco tornare a macinare gioco e pare di essere tornati al primo tempo.

Al 33’ Cavicchia in collaborazione con Emiliano frana su Bugno nel settore sinistro dell’ area, per il livello di conduzione dell’ Arbitro è rigore che Castagna realizza mentre Cavicchia e Bugno stesi fuori campo cercano di rimettersi in sesto. Forse il rigore, però, è stato un po’ eccessivo e cosi il Sig. Scarpini vede di rimediare alla sua scellerata conduzione punendo un ammasso rugbystico in area lacustre con un rigore che Amodeo realizza al 40’.

C’è un tentativo di forcing dei ragazzi di Viali, ma è molto annacquato vista la giornata e così l’ incontro si conclude mentre i giocatori delle due squadre vanno a salutare sotto i settori dei rispettivi ultras. Prima di un commento finale, non si può non sottolineare lo scarso livello tecnico degli ultimi arbitri che abbiamo visto in azione. Può darsi che sìa pari al livello tecnico dei giocatori di questo torneo, ma il Sig. Scarpini oggi ha dato dimostrazione di un misto diabolico tra insipienza ed insicurezza. Che senso ha  ammonire ad ogni scivolata in un campo fangoso e solo ad una squadra come se dall’ altra parte ci fossero delle mammolette? Come si fa a discutere palesemente con Marrazzo che lo manda per interi minuti a quel paese e poi mandar via dalla panchina di Viali ben due collaboratori che devono aver detto cose incredibili sulla famiglia dell’ aretino Nicola? Ed infine, che senso ha espellere Mauri se non quello di bilanciare la frettolosa espulsione di Orlandini di qualche minuto prima?

Il Piacenza. Dove sta la differenza col Piacenza di Venturato? Volpe sulla fascia destra, Fumasoli in mediana e Tacchinardi in panchina? A noi la squadra è piaciuta meno di quella vista col Seregno-ultima di Venturato - due settimane or sono. Il centrocampo resta sempre un mistero e la difesa balla. Non è ancora detta tutta, ma a noi pare proprio che questa squadra da qualunque parti la volti non ha la caratura per vincere il campionato e/o i play-off; è vero che la palla è rotonda, ma gli spigoli sono veramente tanti.

PIACENZA:  FERRARI, CAVICCHIA-BENEDETTI-EMILIANO-TOGNASSI, FUMASOLI (DE VECCHIS al 30’ st)-BOVI (TACCHINARDI al 1’ st)-VOLPE-PIGNAT, MARRAZZO (ORLANDINI al 19’ st)-AMODEO. ALL.: WILLIAM VIALI

LECCO:  GHISLANZONI, REDAELLI-BUGNO-GRITTI-TIGNONSINI, GALLI-RAIOLA (RIGAMONTI al 21’ st)-ROMEO (CASTAGNA al 13’ st)-MARTINELLI, CAPOGNA (BERGAMINI al 38’ st)-MAURI. ALL.: ROCCO COTRONEO

ARBITRO: SIG.  NICOLA SCARPINI di AREZZO

GOL

PIACENZA: Fumasoli al 3’ st, Marrazzo al 10 ‘ st, Amodeo al 40’ st (rig)

LECCO: Mauri al 2’ pt, Rigamonti al 23’ st, Castagna al 34’ st (rig)

AMMONITI

PIACENZA: Fumasoli al 25’ pt, Bovi al 26’ pt, Volpe al 31’ pt, Emiliano al 38’ pt, Marrazzo al 46’ pt

LECCO: Martinelli al 40 ‘ pt

ESPULSI

PIACENZA:  Vice Allenatore al 30’ st, Orlandini al 43’ st, Dirigente accompagmatore al 43’ st

LECCO:  Mauri al 46’ st

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